Alla ricerca di pianeti intorno alle stelle, proprio così!
Come si trovano intorno alle stelle? Ce lo racconta in una manciata di minuti un video.
Ricercando le piccole fluttuazioni di luce dovute al passaggio di un pianeta davanti al suo sole, la TED Fellow Lucianne Walkowicz e la missione Kepler hanno trovato 1200 nuovi potenziali sistemi solari. Usando nuove tecniche potrebbero anche trovare dei pianeti con le condizioni giuste per ospitare la vita.
Il video ha i sottotitoli in italiano.
Di seguito la traduzione del discorso di Lucianne Walcowicz.
I sistemi planetari al di fuori del nostro sono come città distanti di cui vediamo brillare le luci, ma di cui non possiamo percorrere le strade. Studiando queste luci scintillanti, possiamo capire come interagiscono stelle e pianeti per formare il proprio ecosistema e creare habitat, in grado di accogliere la vita.
In questa immagine della skyline di Tokyo, ho nascosto un'immagine catturata dal nuovissimo telescopio spaziale per la ricerca di pianeti, la Missione Kepler. Riuscite a vederla? Eccola qui. Questa è una piccola porzione di cielo che Kepler sta esplorando, in cui cerca pianeti misurando la luce di più di 150 000 stelle, tutte contemporaneamente, ogni mezz'ora, e nei minimi dettagli.
E quello che stiamo cercando è una debole attenuazione di luce, provocata da un pianeta che passa davanti a una di queste stelle, impedendo alla luce stellare di arrivare fino a noi. In poco più di due anni di lavori, abbiamo trovato più di 1200 nuovi potenziali sistemi planetari intorno ad altre stelle. Per darvi un'idea, nei due decenni di ricerca precedenti ne abbiamo scoperti solo 400 prima della Missione Kepler.
Vedendo questi piccoli punti luminosi, possiamo dedurre un certo numero di cose. Ciò che possiamo determinare è che là c'è un pianeta, ma anche quanto è grande il pianeta e quanto è lontano dalla sua stella. Quella distanza è veramente importante perché ci dice quanta luce riceve complessivamente il pianeta. E conoscere distanza e quantità di luce ricevuta è importante, perché è un po' come se stessimo seduti intorno a un fuoco da campo. Si vuole essere abbastanza vicini al fuoco così da scaldarsi, ma non così vicini da avere troppo caldo o bruciarsi.
Comunque, c'è da sapere sulla stella molto di più della sola quantità di luce che riceve. E vi mostrerò perché. Questa è la nostra stella. È il nostro sole. Lo si vede qui alla luce. Questa è la luce che possiamo vedere ad occhio nudo. Noterete che assomiglia abbastanza alla nota sfera gialla - quel Sole che disegniamo tutti da bambini. Ma noterete qualcos'altro, e cioè che la faccia del Sole ha le lentiggini. Queste lentiggini si chiamano macchie solari, e sono solo una delle manifestazioni del campo magnetico del Sole. Provocano anche variazioni di luce dalla stella. E possiamo misurarle in maniera molto, molto precisa con Kepler e tracciare i loro effetti.
Comunque, questa è solo la punta dell'iceberg. Se avessimo occhi UV o a raggi X vedremmo realmente la dinamica e gli effetti sensazionali dell'attività magnetica del nostro sole - il tipo di cose che accadono anche su altre stelle. Pensateci, anche quando fuori è nuvoloso, questi eventi accadono nel cielo sopra di voi, costantemente, Quindi, quando vogliamo sapere se un pianeta è abitabile, se possa o meno accogliere la vita, vogliamo sapere non solo quanta luce riceve complessivamente e quanto è caldo, ma vogliamo sapere il suo tempo meteorologico spaziale - le sue radiazioni energetiche - i raggi UV e i raggi X generati dalla sua stella, che lo immerge in questo bagno di radiazioni ad alta energia.
Quindi, non possiamo osservare i pianeti intorno ad altre stelle con lo stesso livello di dettaglio con cui osserviamo i pianeti del nostro sistema solare. Questi sono Venere, Terra e Marte - tre pianeti del nostro sistema solare che sono più o meno della stessa dimensione, ma di cui uno soltanto è veramente adatto alla vita. Quello che possiamo fare nel frattempo è misurare la luce che viene dalle stelle e capire la relazione tra i pianeti e le loro stelle per scoprire indizi riguardo a quali pianeti possano essere adatti alla ricerca della vita nell'universo.
Kepler non troverà un pianeta intorno a ogni singola stella che osserverà. Ma indubbiamente, ogni misura che rileva è preziosa, perché ci spiega la relazione tra le stelle e i pianeti, e come sia veramente la luce delle stelle a gettare le basi per la formazione della vita nell'universo. E mentre il telescopio Kepler continua a scrutare lo spazio, noi, la vita, continuiamo a cercare altra vita.
Grazie.
(Applausi)