La mitica RN 40, creata nel 1935, unisce 11 provincie di 3 differenti regioni del Paese, dall’estremo nord al confine con la Bolivia fino al “finis terrae” del sud, come una gigantesca colonna vertebrale lunga più di 5.000 km.
In parte su asfalto e in larga parte su pista, attraversa 236 ponti, incrocia 18 fiumi, si avvicina a 13 grandi laghi e salares, raggiunge 20 riserve naturali e parchi nazionali e connette 27 passi della cordigliera andina.
Percorrerla, se non tutta almeno in parte, specie nella porzione patagonica, è il sogno di molti grandi viaggiatori e il modo migliore per conoscere un territorio vastissimo che, oltre alle tappe classiche di ogni viaggio in Patagonia che si rispetti, offre la possibilità di apprezzare anche scorci meno noti, per percepire l’essenza di quest’area che tanto ha affascinato esploratori da tutto il mondo.
I paesaggi descritti da Chatwin non sono così mutati negli anni, ce ne si può rendere conto affrontando uno dei viaggi più amati dagli esploratori di questi ultimi decenni.
Andiamo alla scoperta della Patagonia, regione selvaggia ai confini del mondo, scegliendo di attraversarla via terra.
Prediligiamo questa soluzione (che a volte risulterà senz’altro più faticosa rispetto ai più comodi voli) per poter assaporare fino in fondo la vastità degli spazi, il nulla più assoluto che, macinando chilometri, scopriremo riempirsi di paesaggi dalla bellezza imponente.
Lo facciamo percorrendo in buona parte una delle strade mitiche del mondo: la leggendaria Ruta Nacional 40, la strada più lunga e spettacolare d’Argentina.
Settore Sud (Patagonia).
Starting point: Neuquén.
Rio Negro.
Chubut.
Santa Cruz.
Settore Centro (Cuyo).
Mendoza.
San Juan.
La Rioja.