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Alla scoperta dello Yunnan più remoto

Creato il 01 ottobre 2014 da Pietro Acquistapace
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Tra Banna e Luchun

Su questo blog abbiamo scritto molto dello Yunnan, sia delle sue mete più conosciute come Dali (大理) e Lijiang (丽江), sia di quelle meno note come Tonghai (通海) e Tengchong (腾冲). Tuttavia questa regione, come la Cina tutta, offre davvero una varietà di ambienti diversi, basta uscire dalle rotte più turistiche per imbattersi in villaggi molto poveri, strade quasi impraticabili e condizioni di vita che potrebbero davvero lasciare perplessi. Anche qui sta la bellezza del mondo cinese: nella sua complessità e nella possibilità di fare esperienze molto varie, ma servono spirito di adattabilità e voglia di confrontarsi con realtà diverse. Un ottimo mezzo per andare alla scoperta dello Yunnan più remoto è viaggiare in pullman.

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Scultura per le strade di Banna

Lo Yunnan è di fatto diviso in due parti estremamente diverse: quella settentrionale rivolta verso il Tibet ed il Sichuan, quella meridionale protesa verso il sud-est asiatico. Arrivando dal Laos la prima città in cui ci si imbatte è Jinhong (景洪); state pur certi che nessuno vi risponderà se chiamate la città col suo vero nome. Pur essendo questa la denominazione ufficiale sui cartelli e nelle stazioni la città viene chiamata semplicemente Banna, abbreviazione di Xishuangbanna vale a dire il nome dell’intera provincia. Banna è una città accogliente, bella e dalla vegetazione lussureggiante. A Banna esiste anche un fiorente mercato della giada e di altre pietre preziose.

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Incontri a Yuanyang

Sebbene le vie di comunicazione colleghino in maniera efficiente Banna con Kunming (昆明), la capitale dello Yunnan, un viaggio molto interessante è quello che porta alle terrazze di riso di Yuanyang (元阳). La strada è lunga e corre su strade impervie attraverso villaggi minuscoli, regalando paesaggi splendidi tra foreste e corsi d’acqua. Viaggiare in bus è un buon modo per entrare in contatto con gli abitanti della regione, anche grazie alla gentilezza delle persone in Cina. In questo viaggio tappa obbligata sarà l’albergo della stazione di Luchun (绿春), cittadina ricca di vita che accoglie i viaggiatori con una piramide al neon posta nella piazza principale.

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Verso il Sichuan

Altro percorso fuori mano, abbastanza faticoso, è quello che da Lijiang porta a Chengdu (成都) attraverso i monti che separano lo Yunnan dal Sichuan. Stavolta dal nulla non apparirà una piramide ma un maestoso ponte, anche questo illuminato al neon, che a Panzinhua (攀枝花) sovrasta il fiume Jinsha. Panzinhua oltre ad essere l’unica città cinese con il nome di un fiore, si trova in una parte della Cina estremamente sismica. Qui i terremoti sono frequenti, aggravati dalla difficoltà di raggiungere questa zona remota. L’ultimo grande terremoto, nell’aprile 2013, ha causato circa 200 vittime. Questo viaggio è lungo circa 24 ore ed attraversa zone interessanti e poco frequentate. La maggior parte dei turisti preferisci infatti o la via diretta tra Kunming e Chengdu, molto più veloce.

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Tra Yunnan e Sichuan

Sicuramente non sono viaggi semplici, ma con una buona dose di pazienza e capacità di adeguarsi alle condizioni più diverse tutro si risolve, d’altronde queste caratteristiche sono necessarie per, praticamente, ogni viaggo in Asia. Personalmente ho molto amato esplorare lo Yunnan in pullman, sia per la comodità degli sleeping bus che permettono di dormire quando stanchi che per la possibilità di interagire con la popolazione locale. Le soste sono infatti numerose, spesso in ristorantini minuscoli e toilette improponibili, ottime occasioni per relazionarsi con i compagni di viaggio. I cinesi sono spesso pronti al sorriso ed a scambiare due chiacchere, ovviamente in cinese, curiosi del vostro essere un elemento che nel contesto risulta estraneo.


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