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ALLA SINISTRA DEL PADRE #papafrancesco #vaticano #rivoluzione

Creato il 27 novembre 2013 da Albertomax @albertomassazza

PapaBergoglioMa quanto è di sinistra Papa Francesco! Sta superando a sinistra il Pd (e non ci vuole mica tanto, sempre che non si viva in Inghilterra!). Ma perché non si candida alle primarie? Ad ogni discorso di Bergoglio, nei luoghi deputati della sinistra salottiera è un coro unanime: bene, bravo, bis! Ora, senza star li col misurino a stabilire quanto ci sia, nelle parole del Papa, di reale volontà di cambiamento e quanto di propaganda ad uso e consumo dell’establishment, non riesco a capire cosa ci sia di tanto sorprendente nelle linea politica che ha scelto. La Chiesa è da sempre retta sull’equilibrio tra due poli: quello di sinistra, la base, tenuto insieme dalla fede nel messaggio cristiano; e quello di destra, la gerarchia, che deve mantenere saldamente il timone. In una situazione di cronica crisi etica e sociale, interna ed esterna alla Chiesa, ridimensionata dal carisma di Woytila e riacutizzatasi con il freddo intellettualismo di Ratzinger, una delle poche carte che la gerarchia poteva giocarsi per arginare scandali ed emorragie di consenso, era proprio una robusta sterzata “a sinistra”. Ma non c’è nulla di epocale in questo e tantomeno di inedito: un esempio per tutti, lo scaltro atteggiamento di Papa Innocenzo III nei confronti di San Francesco, prima sospettato d’eresia, poi fatto strumento per fronteggiare il radicalismo dei movimenti pauperistici che, a differenza del poverello d’Assisi, non si accontentavano del riconoscimento della Chiesa, ma ne pretendevano il ritorno alla povertà delle origini. La testimonianza di Cristo, almeno nei suoi aspetti più laici, è stata fonte di ispirazione per la sinistra politica; la teologia dogmatica, originatasi dalle speculazioni patristiche e dai grandi concili dei primi secoli, è sempre stata conservatrice. Questo doppio binario ha consentito alla Chiesa di poter avere la botte piena e la moglie ubriaca, con dei minimi assestamenti in grado di orientarla, a seconda dell’opportunità, verso valori di sinistra o di destra. Io non voglio adombrare dubbi sull’adamantina genuinità di Papa Francesco, ma che almeno i settori laici dell’informazione e dell’opinione pubblica aspettino le risultanze materiali (che, a parte un timido e parziale riassetto delle gerarchie e la sobrietà d’immagine, non si sono ancora viste), prima di gridare alla rivoluzione epocale, mi pare una cosa di buon senso.



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