
incontro di un tempo lontano
sanguigna su carta di: Sergio Celle
Ogni donna ha un suo passato. Un passato come la radice d’un fiore che affonda nel buio della terra, quando noi portiamo il fiore alle labbra. Chi si preoccupa di ciò che è avvenuto, e di ciò che avviene nel sottosuolo? Amabile fanciulla, il tuo semplice nome mi è caro e dolce, come una forte e vissuta radice, ed io non lo pronuncio che abbassando gli occhi: Nu. Questi versi son passati per la tua bocca, come fresca rugiada che cola da un calice di un fiore. Parole scritte un giorno su carta improvvisata, e oggi riscritti dalla memoria nella stanza di un cuore. Trascorsi sono i giorni, uno sull’altro, andati, venuti, passati, simili a ombre colorate e sonore. Ma non i giorni nostri, fermati dal tempo in un solo ricordo. In un incontro di un tempo lontano:
Alla tua anima




