In casa Renault oggi è scattato l'allarme, due vetture hanno messo insieme qualcosa come 19 giri, un po' pochi per dei test di Formula 1. La Red Bull di Vettel a un certo punto della giornata ha preso quasi fuoco, la carrozzeria della sua RB10 stava arrostendo.
Il problema?
Non di semplice soluzione. La Renault domani rimetterà in pista tutti i team motorizzati con le sue unità grazie a una modifica hardware, ma la soluzione del problema non è stata ancora trovata.
"A bbiamo un problema nell'accumulo di energia. Possiamo risolverlo intervenendo sull'hardware per mettere i nostri team in condizione di girare domani" ha dichiarato Remi Taffin, capo tecnico Renault.
A dare problemi sono le batterie, ma il problema potrebbe non essere il componente in se, ma altro. Per questa nuova era motoristica la Renault ha voluto fare le cose in grande, costruirsi le batterie al litio in casa.
Sulla vettura di Vettel c'è stato un surriscaldamento, sulla Caterham guidata da Ericsson all'improvviso la batteria si è scaricata di colpo. La Toro Rosso non ha percorso nessun giro di pista.
La complessità di gestione di queste vetture è assurda, siamo passati da 12 a 40 centraline, 40 km di cavi che avvolgono la monoposto, trovare un problema a un componente non è semplice. In casa Renault è allarme.
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