Di questi giorni è stato l’appello dei politici sardi per l’aumento del numero dei detenuti nelle carceri di Sardegna. Ora la nota di alta preoccupazione viene dall’associazione Socialismo diritti riforme.
Il Buoncammino di Cagliari non fa certo eccezione. Se i detenuti erano 532 il 31 dicembre scorso 187 in piu’ rispetto ai posti letto, sono diventati dopo un mese 549 con 204 persone private della liberta’ oltre la capienza regolamentare di 345 presenze. Il carcere di Buoncammino pero’ non e’ solo in questa negativa classifica. Gli tiene testa quello di Iglesias con 50 detenuti oltre il regolamento. Sono infatti 112 anziche’ 62. I dati, al 31 gennaio 2012, sono stati diffusi dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
”Nella realta’ detentiva della Sardegna – afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione ‘Socialismo Diritti Riforme’ – il sovraffollamento si concentra in 7 strutture su 12 con una sofferenza che spesso sfocia in atti di autolesionismo gravi. Se il maggiore divario si conferma nella Casa Circondariale di Cagliari, forte preoccupazione suscita la condizione di Iglesias dove per la maggior parte sono detenuti sex offender. Persone quindi che hanno necessita’ di particolari attenzioni per il recupero e il reintegro sociale. Un altro Istituto quello di Macomer (Nuoro) registra una pesante condizione con 83 detenuti presenti, in maggioranza extracomunitari, a fronte di 43 posti regolamentari”.
”I numeri purtroppo – prosegue Caligaris – fotografano una drammatica situazione che non può essere più protratta senza incorrere in ulteriori pesanti illegalità da parte dello Stato. E’ evidente che la nuova legge svuota carceri potrà ridurre la pressione detentiva ma resta il problema di quanto tempo sarà necessario per renderla operativa. Ecco perché occorre almeno il rafforzamento della Magistratura di Sorveglianza e delle figure professionali necessarie per accelerare le pratiche”.