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Allarme Cgia: “Nel 2015 Imu e Tasi saranno destinate ad aumentare”

Creato il 25 aprile 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Nel 2015 “l’Imu e la Tasi sono destinate ad aumentare”. A comunicarlo è la Cgia in un dossier pubblicato oggi. La situazione dei Comuni sarà resa ancora più delicata a causa del fatto che si prevedono tagli pari a 2,1 miliardi di euro totali.

(bisceglieindiretta.it)

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“Se dal 2016 non verrà applicata la local tax, l’aliquota Tasi sulla prima casa rischia di salire al 6 per mille” afferma il segretario dell’associazione, Giuseppe Bortolussi. Il quadro mostrato dall’associazione emerge dall’analisi dell’Ufficio studidella Cgia che ha preso in esame le delibere di approvazione delle aliquote Imu e Tasi per il 2015 dei Comuni capoluogo di provincia pubblicate sino a questo momento nel sito del Dipartimento delle Finanze. “Con l’approssimarsi del termine del 31 maggio, entro il quale i Comuni dovranno approvare il bilancio di previsione 2015, il numero delle delibere relative alle aliquote Imu e Tasi da applicare nel 2015 è destinato ad aumentare” evidenzia la Cgia. “Il campione analizzato è ancora molto ristretto. Tuttavia – sottolinea – la tendenza appare abbastanza chiara: i Comuni, anche per l’anno in corso, hanno deciso di aumentare il peso fiscale dell’Imu e della Tasi”. Fino ad ora, segnalano dalla Cgia, “sono poco più di una dozzina le amministrazioni comunali capoluogo di provincia che hanno deliberato le aliquote-detrazioni dell’Imu e della Tasi per il 2015″. Ebbene, avverte l’associazione,”oltre la metà dei Sindaci che hanno già deliberato - come quello di Arezzo, di Bologna, di Livorno, di Modena, di Potenza, di Rimini e di Treviso - ha deciso di aumentare il peso delle tasse sugli immobili”.

“Spesso – spiega lo studio della Cgia – si tratta di ritocchi che interessano un numero di contribuenti relativamente modesto: tuttavia, il trend è orientato verso un appesantimento del carico fiscale sugli immobili. I primi cittadini di Aosta, di Carbonia, di Pesaro e di Rovigo, invece, hanno confermato la stessa situazione del 2014. Gli unici Comuni che, infine, hanno disposto di alleggerire il carico fiscale sui propri concittadini sono stati quelli di Enna e di Mantova”. ”A fronte di 1,5 miliardi di euro di mancati trasferimenti previsti per quest’anno – afferma Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia – per assicurare i medesimi livelli dei servizi ai propri concittadini, la maggioranza dei Sindaci sottoposti a questa analisi ha deciso di ritoccare all’insù le aliquote o di ridurre le detrazioni dell’Imu e/o della Tasi”.

E a rendere ancor più delicata la situazione, Bortolussi segnala “che nel 2015 i Comuni non disporranno di 625 milioni di euro. Risorse stanziate a favore delle Amministrazioni comunali solo per il 2014 che, nelle iniziali intenzioni del legislatore, dovevano servire a ridurre il peso della Tasi sulla prima casa”. ”Tra i tagli e il venir meno di queste preziose risorse, che nel 2014 sono servite ad abbattere il peso della Tasi sulla prima casa, per l’anno in corso – rimarca il segretario della Cgia - mancheranno nelle casse dei Comuni oltre 2,1 miliardi di euro che, in parte, saranno coperti dai cittadini attraverso un inasprimento della tassazione sugli immobili”. (ADNKRONOS)


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