Allarme CISL:i nuovi poveri in Friuli

Udine:mensa dei poveri

 Non c'è più il "ricco Nord-Est" In Friuli Venezia Giulia la fila alle mense dei poveri è sempre più lunga. Le persone che non arrivano a finire il mese, ma non hanno nemmeno qualcosa da mettere in tavola tutti i giorni,sono ormai circa 50 mila.E' un esercito di nuovi poveri, vittime della crisi che sta stritolando sistema economico del nostro Paese. Non sono solo gli stranieri, ma anche i disoccupati, gli esodati e tanti pensionati. II segretario regionale della Cisl, Roberto Muradore ,afferma che" non si tratta di non potersi permettere la ricarica telefonica o le rate del mutuo e dell’auto nuova. Si parla di povertà alimentare, che è l’ultima soglia della povertà, quella oltre la quale non si può andare. Per fortuna che ci sono realtà come il banco alimentare che distribuisce cibo e generi di prima necessità gratuitamente.Abbiamo fatto una ricerca - continua il sindacalista - e abbiamo scoperto che il numero delle persone costrette a chiedere aiuto al banco alimentare o alle mense dei poveri (in via Ronchi, a Udine,  ogni giorno vengono serviti 200 pasti) o attraverso altre associazioni è quasi raddoppiato: l’incremento registrato negli ultimi 5 anni è stato di 24 mila unità pari dall’85,8%, il che dunque significa che in Friuli Venezia Giulia ci sono 50 mila persone che con dignità lottano per poter sopravvivere".Ancora più drammatico, secondo Muradore, è il dato che riguarda i bambini e i giovani figli di precari che non sono in grado di garantire loro una crescita fisica, psicologica, intellettuale e sociale. "In Italia-afferma il sindacalista Cisl -gli adolescenti senza prospettive sono ormai 500 mila".fonte :rielaborazione dahttp://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/03/18/news/allarme-cisl-50-mila-nuovi-poveri-in-friuli-1.6721239