Le partite serali del Napoli danneggiano i ristoratori. Per seguire il nuovo Napoli di Rafa Benitez c'è chi sceglie lo stadio, chi la tv di casa, da solo o in compagnia.
Risultato: pizzerie e ristoranti semivuoti, con un calo che il sabato sera si attesta intorno al 30% su scala cittadina, con picchi del 40% nei quartieri popolari o meno attraversati dai flussi turistici. A lanciare l'allarme è Massimo Di Porzio, presidente di Assoristoratori di Confcommercio Napoli, che denuncia una situazione analoga a quella che si presentò due anni fa, quando il Napoli si affacciò per la prima volta in Champions League. «Quest'anno però la situazione si è addirittura aggravata», dichiara all'Adnkronos.
Tra campionato e Champions, il Napoli ha già giocato sette partite su sette in prima serata o alle 18: dall'inizio del campionato alla pausa natalizia, saranno 15 su 17 le sfide di Serie A che il Napoli avrà giocato agli stessi orari, alle quali andranno ad aggiungersi le restanti cinque partite del girone di Champions League, la prima martedì prossimo, 1 ottobre, contro l'Arsenal. Solo in due casi quindi, contro il Livorno alle 15 e contro il Torino alle 12.30, il Napoli giocherà alla luce del sole.
«Non siamo contro il Calcio Napoli - assicura Di Porzio - ma bisognerebbe trovare un giusto equilibrio. Ci rendiamo però conto, purtroppo, che abbiamo a che fare con interessi economici molto più grandi di noi».
L'intenzione dei ristoratori napoletani è quella di scrivere una lettera aperta rivolta alla Lega Calcio e al presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis:
«Se è davvero impossibile evitare le partite serali per gli impegni della squadra in Europa - spiega Di Porzio - chiediamo almeno di evitare che si giochino troppe partite il sabato sera, momento nel quale si concentra il maggior lavoro per i ristoratori. Perdere il 30% o in alcuni casi il 40% dell'incasso, per un pubblico esercizio è tantissimo, in un momento già difficilissimo per l'economia cittadina».
A poco o nulla è valsa la scelta di chi ha dotato il proprio locale di tv e abbonamento alla pay per view:
«Bisogna affrontare un costo mensile molto alto - spiega il presidente di Assoristoratori Napoli - e non ci sono stati grandissimi ritorni. La pizzeria può riempirsi, ma la qualità della consumazione, spesso limitata a una pizza o una birra, è molto diversa rispetto a un sabato senza partita. Poi c'è chi non vuole vedere la partita, e paradossalmente può essere più conveniente intercettare quel tipo di clientela rinunciando alla tv».
«Faremo presente il nostro problema sperando di avere risultati migliori rispetto a due anni fa - aggiunge - anche se i calendari sono già decisi fino a Natale. Cercheremo di sensibilizzare per arrivare a un giusto equilibrio, magari cercando di giocare il sabato solo quando l'impegno in Champions è fissato al martedì seguente».
Il gol di Pandev in Genoa-Napoli giocata sabato alle ore 18.00 (Foto tratta da Sky Calcio 1 HD)