Il deficit dell’Italia per il 2012 resta confermato al 3% (in calo rispetto al 3,8% del 2011).
L’edificio “Joseph Bech” in Lussemburgo, sede di Eurostat (ethnos.gr)
È quanto emerge dalla seconda stima Eurostat, che conferma la prima dello scorso 22 aprile. Confermate anche le stime sul debito, che per il 2012 resta al 127% del Pil (rispetto al 120,7% del 2011), pari a 1.989.432 milioni di euro.
Deficit/Pil al 3,7% nell’Eurozona. Nell’area euro il deficit degli Stati sul Pil si è attestato al 3,7% e al 3,9% nella Ue a 28, mentre il debito pubblico al 90,6% nell’Eurozona e all’85,1% nella Ue a 28. L’Italia si classifica seconda fra i Paesi Ue per il rapporto debito/Pil. La Grecia e’ prima con il 156,9%, il Portogallo terzo con il 124,1% e l’Irlanda terza con il 117,4%.
Italia al secondo posto dopo la Grecia per il debito. I deficit più bassi per il 2012 sono stati quelli di Estonia (0,2%) e Lussemburgo (0,6%), mentre la Germania ha addirittura registrato un surplus dello 0,1% (debito all’81%). I deficit più alti, invece, si confermano, anche se leggermente rivisti al ribasso rispetto ad aprile, quelli di Spagna (10,6%) e Grecia (9%), poi Irlanda (rivisto al rialzo all’8,2%). L’Italia, con il 127%, si conferma anche secondo debito pubblico più elevato, dietro a quello greco al 156,9%, seguita da Portogallo (124,1%) e Irlanda (117,4%). I meno indebitati restano l’Estonia (9,8%) e il Lussemburgo (21,7%). La Francia ha registrato il 4,8% di deficit e il 90,2% di debito.
Record nel primo trimestre 2013. Da segnalare tuttavia che secondo i dati Eurostat il debito pubblico in Italia nel primo trimestre del 2013 ha raggiunto un livello record, con un rapporto sul Pil salito a quota 130,3%. In termini assoluti, il debito pubblico italiano nei primi tre mesi del 2013 è stato di 2.034 miliardi. (Fonte Sole 24 Ore).