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«Alle muse dirai di ricordarsi di Siracusa e Ortigia».

Creato il 21 ottobre 2013 da Martinaway @MartinawayTB

 

“Culla di Archimede, che «dei più alti ingegni fu guida e maestro», e dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità nel 2005, la città di Siracusa si affaccia sul Mar Ionio da più di duemila anni.”

Culla di Archimede, che «dei più alti ingegni fu guida e maestro», e dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità nel 2005, la città di  Siracusa si affaccia sul Mar Ionio da più di duemila anni. Fondata dai greci nel 734 a.C., la città siciliana sorse in parte sull’Isola di Ortigia ed in parte sulla terraferma, diventando una delle metropoli più grandi del mondo antico, tanto da essere ricordata nel Romanzo di Alessandro come la «possente».

“Fondata dai greci nel 734 a.C., la città siciliana sorse in parte sull’Isola di Ortigia ed in parte sulla terraferma, diventando una delle metropoli più grandi del mondo antico…”

La grandezza greca è ancora visibile nel parco archeologico della Neapolis, la “città nuova”, e la zona racchiude in sé alcuni gioielli che questa importante civiltà ci ha lasciato (l’entrata è a pagamento). Il Teatro Greco, risalente al V sec a.C., è il più grande della Magna Grecia, nonché della Grecia stessa, e non viene ricordato solo per le sue dimensioni, ma anche per la sua importanza culturale: qui, infatti, Eschilo presentò per la prima volta nella penisola italiana la sua opera I Persiani.

In quest’area sono presenti anche la Grotta del Ninfeo, dove sgorga l’acqua proveniente dall’acquedotto Galermi, e le latomie: enormi cave di pietra calcarea create attraverso l’estrazione di blocchi di roccia che servivano per erigere edifici e monumenti. Adibite anticamente a prigioni, ora sono fonte di curiosità per i turisti, prima fra tutte quella denominata l’Orecchio di Dionisio, così chiamata per la sua forma e per l’incredibile acustica che ne è derivata.

«Alle muse dirai di ricordarsi di Siracusa e Ortigia».

“Il Teatro Greco, risalente al V sec a.C., è il più grande della Magna Grecia, nonché della Grecia stessa…”

Nel 212 a.C. la città venne conquistata dalle truppe romane e diventò capitale della Provincia Siciliana. La cultura ellenistica non è dunque la sola ad aver lasciato traccia del proprio passaggio: non lontano dal Teatro Greco sorgono l’anfiteatro romano, l’arco trionfale augusteo e una complessa rete di catacombe, la più importante ed estesa dopo quella di Roma.

«Alle muse dirai di ricordarsi di Siracusa e Ortigia».

“…non lontano dal Teatro Greco sorgono l’anfiteatro romano, l’arco trionfale augusteo e una complessa rete di catacombe…”

Se la terraferma siracusana è un chiaro esempio delle origini classiche della città, l’Isola di Ortigia è invece un gioiellino barocco. Situato nel punto più alto dell’isola, nella piazza omonima, sorge il Duomo, detto anche Cattedrale Metropolitana della Natività di Maria Santissima, il più grande e maestoso esempio del barocco siracusano. La chiesa, sorta in età medievale, ha inglobato un tempio greco dedicato ad Athena risalente al V sec a.C. che venne eretto dopo la vittoria contro i Cartaginesi, del quale sono ancora visibili alcune colonne di ordine ionico. L’edificio racchiude in sé cappelle, reliquiari e affreschi che sono delle vere e proprie opere d’arte incorniciate da colonne tortili decorate nei minimi particolari. Secondo la tradizione, la città vide nascere la prima comunità cristiana dell’Occidente, tanto che all’interno del Duomo si può leggere la scritta in latino “la chiesa di Siracusa è la prima figlia di San Pietro e seconda dopo la chiesa di Antiochia dedicata a Cristo”.

“Situato nel punto più alto dell’isola, nella piazza omonima, sorge il Duomo…”

Le vie della città si intrecciano creando una suggestiva cornice storica, artistica e culturale, dove passeggiare diventa una continua scoperta, come uscire dalle viuzze del centro e scoprire Piazza Archimede, con la magnifica Fontana di Diana, o come il profumo che esce dai ristoranti, dalle finestre delle case o quello del mare, che ti investe appena svoltato l’angolo, quando meno te lo aspetti.

«Alle muse dirai di ricordarsi di Siracusa e Ortigia».

“…scoprire Piazza Archimede, con la magnifica Fontana di Diana…”

La città non è solo questo, ma il poco tempo a disposizione permette solamente un’occhiata veloce, due passi in un capoluogo del nostro Paese che ha moltissimo da raccontare e da mostrare da centinaia di anni, eppure i secoli sembrano improvvisamente diventare pochi giorni se possiamo ancora dare ragione alle parole di Cicerone: «Avete spesso sentito dire che Siracusa è la più grande città greca e la più bella di tutte. Signori giudici, è proprio come dicono».

“…il profumo che esce dai ristoranti, dalle finestre delle case o quello del mare, che ti investe appena svoltato l’angolo, quando meno te lo aspetti.”

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