Frequentate una palestra? Allora quasi sicuramente vi riconoscerete in una di queste due categorie, il sociale e l’anti sociale, prese a prestito da una vecchia canzone di Francesco Guccini.
Inutile nascondersi dietro un dito, in palestra si va principalmente per due motivi, o si cerca una valvola di sfogo alle tensioni della vita quotidiana, e quindi appunto si tende a socializzare, a fare gruppo, a parlare di argomenti piu’ o meno futili, e perchè no, a guardarsi intorno alla ricerca di un partner, oppure si va con l’intento di sottoporsi ad un serio allenamento, magari muniti di cuffie per ascoltare la musica ed estraniarsi dal gioioso baccano provocato dai “sociali” e da un bel cronometro (una volta, ormai sostituito dall’app del cellulare) per calcolare in modo rigoroso il tempo tra le serie.
Difficilmente le due categorie si mischiano, un po’ anzi tendono a guardarsi con reciproca sufficienza, e difficilmente sono interscambiabili.
Fermo restando che la palestra anche quando svolge la funzione di centro di aggregazione ha dei meriti indiscutibili rispetto ad altre soluzioni meno salutari, difficilmente chi vi si rechera’ solo con l’intento di fare quattro chiacchiere magari camminando a ritmo blando sul tapis o addirittura mentre fa una serie di addominali otterra’ risultati apprezzabili da un punto di vista del mutamento fisico. Sembra un’ovvieta’, ma molto spesso e’ anche una verita’ ignorata.
Tra le domande che si deve fare quindi chi ritiene di non ottenere risultati in linea con le proprie aspettative c’e’ quella della categoria di appartenenza.
Siamo degli anti sociali?
Allora siamo sulla strada giusta per vedere cambiare il nostro corpo in meglio. L’unico rischio che corrono questi elementi e’ quello del sovrallenamento, si perche’ l’antisociale cerca spesso nella fatica quella valvola di sfogo che altri cercano nelle chiacchiere.
Non esiste poi niente di piu’ efficace di un sorriso per sciogliere le tensioni, quindi perche’ non decidere almeno una volta ogni tanto di non prendersi tanto sul serio e partecipare a qualche lezione di gruppo divertente, magari non allenante per il corpo ma sicuramente efficace per lo spirito?
Siamo invece dei sociali?
Allora dobbiamo fare dei compromessi per cercare di ottenere dei risultati dall’allenamento. E forse un modo relativamente indolore per farlo esiste. Un altro elemento infatti distingue spesso questi due gruppi, il tempo di permanenza all’interno della palestra. A parita’ di quantita’ di lavoro svolto chi “socializza” impiega in media il doppio del tempo per completare l’allenamento rispetto a chi non lo fa. Allenandosi seriamente e’ probabilmente controproducente prolungare le sessioni di lavoro, stiamo parlando di lavoro con i pesi, oltre l’ora, forse anche i 45 minuti.
Quante persone invece passano in palestra due ore o piu’, e magari dopo tutto questo tempo non hanno nemmeno bisogno della doccia prima di cambiarsi?
Volete dare una scossa al vostro organismo, volete che il vostro metabolismo si risvegli ed inizi a bruciare grassi invece che accumularli? Allora impegnatevi per almeno 25/30 minuti al massimo delle vostre possibilita’ scegliendo magari un solo gruppo muscolare da colpire, con serie intense e ravvicinate, adottate i principi dell’High Intensity Interval Training (HIIT), poi usate il tempo del defaticamento e dell’allungamento per mantenere i rapporti con i vostri amici o con le vostre “prede”.
All’inizio i vecchi compagni forse vi guarderanno con un po’ di diffidenza, ma quando noteranno i primi cambiamenti nel vostro fisico magari saranno stimolati ad imitarvi.