Allergia.

Da Marlenetrn

Tre giorni di febbre alta. Quella che fa paura, quella che spaventa, quella non m’era mai capitato di fronteggiare.

Tre giorni di stanchezza, spossatezza, termometri e minestrine.

Tre giorni di notti insonni, di levate all’alba e di occhi cerchiati.

Tre giorni che non passavano più, che non cominciavano e non finivano. Un unico lungo, lunghissimo giorno di 72 ore, dove arranchi a manca e dritta mentre tutti i pediatri a cui ti sei rivolta se la stanno spassando all’ombra di una palma alla faccia tua e di tutti quelli che stanno come te. Perché non sono l’unica sfortunata ad avere la figlia che si ammala in questo periodo, vero?

Tre giorni a boccheggiare, in cui mi chiudevo sotto la doccia per rinfrescarmi e riposarmi e tele trasportarmi almeno con il pensiero, altrove.

Tre giorni in cui il solo pensiero, di accendere il condizionatore, con in casa una molto bassa che si fa di paracetamolo ogni 4 ore, ti faceva trovare i servizi sociali dietro la porta.

Tre giorni in cui abbiamo fatto fatturare alla Scottex un aumento del 30% nella vendita di fazzoletti e fatto acquisti in massa, di ricariche Narinel.

Tre giorni in cui la tonsillite non aveva faccia di presentarsi da sola e così s’è accompagnata alla rinite, di quelle che ti fanno gocciolare il naso e gli occhi come un unico rubinetto rotto. Rinite, avete letto bene, un’altra bella malattia da aggiungere alla lunga lista di questo inverno che credevo di aver chiuso il mese scorso. E invece. Per l’esattezza dice il medico, trattasi di possibile rinite allergica. Allergica a cosa non si sa, tocca aspettare fino a settembre per scoprirlo, con la consapevolezza che però le prove allergiche prima dei 5 anni nei bambini, non sono attendibili. Intanto vai di paracetamolo e antistaminico oltre all’antibiotico ovviamente. Casa mia pare una farmacia. A un certo punto per empatia m’è sembrato di non sentirmi bene nemmeno io.

Nell’attesa dei test allergici, m’è presa la paranoia e così ho intrapreso una guerra acaricida e polvericida.

Tre giorni che disinfetto tutto, che ho buttato via i vecchi cuscini, lavato tutte le lenzuola a 60° (quelle rosse sono diventate rosa, ma tantè) spolverato ogni anfratto della casa anche il piu nascosto con il disinfettante e lavato ogni 24 ore i pavimenti con il lisoform. Sfoderato i divani (ma quanta polvere nascondono i divani? Orrore!), fatto sparire tutti i tappeti e tirato giù le tende. Sé c’è un nemico da combattere per lo meno mi assicuro che non sia in casa. Perché, insomma, io ho sempre avuto una certa avversione a fare la polvere, come a stirare dall’tronde, ma non al punto da scatenare allergie nella rana, almeno me lo auguro. Oddio che sensi di colpa! Intanto oggi cominciamo a vedere una luce infondo al tunnel, se non fosse altro che il termometro resta stabile tra i i 36.5° e 37°.

Song: Roy Paci per Rino Gaetano: ''Nuntereggaepiù''

ps: se ve la siete persa vi consiglio di ascoltare questa nuova versione della famosissima nuntereggaepiù di Rino gaetano fatta da Roy Paci, fantasmagorica.


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