L’allergia al lattice determina reazioni che possono interessare la cute, l’apparato respiratorio e cardiovascolare e che, in alcuni casi, possono essere molto gravi. L’allergia al lattice è una risposta del sistema immunitario ad alcune proteine contenute nel lattice, un liquido lattiginoso che si ottiene dall’incisione di una pianta tropicale l’Hevea brasiliensis.
La manifestazione più comune è l’orticaria da contatto con prurito ma i sintomi possono essere molto diversi per caratteristiche e intensità.
Nei casi più gravi si può avere uno shock anafilattico, reazione che può mettere in pericolo la vita e che richiede un immediato intervento medico.
Principali sintomi (da quelli più lievi a quelli più gravi) da allergia al lattice
Sintomi lievi
- prurito
- rossore cutaneo
- orticaria
Sintomi moderati
- starnuti
- raffreddore
- naso gocciolante
- difficoltà a respirare
- asma
- tosse
Sintomi gravi
- asma grave
- shock anafilattico (difficoltà a respirare grave, aumento delle pulsazioni, abbassamento della pressione, confusione, perdita dei sensi, reazioni cutanee importanti)
Un soggetto allergico al lattice dovrebbe limitare quanto più possibile il contatto con qualunque tipo di oggetto in lattice. E’ bene quindi liberare la casa da tutti gli oggetti in lattice cercando di sostituirli, quando possibile, con la versione latex free (cioè senza lattice).
Inoltre è prudente evitare di mangiare alcuni frutti che hanno proteine simili o identiche a quelle del lattice come banana, kiwi, avocado, castagna, arachidi.
In caso di ricovero in ospedale è necessario informare subito gli operatori sanitari che si è allergici al lattice. Sarà premura degli operatori sanitari predisporre un percorso latex-safe per la persona allergica al lattice. Chi è allergico dovrebbe sempre portare con sé un foglio con indicato che è allergico in modo che in caso di incidente o di qualunque intervento in emergenza si possano prendere le dovute precauzioni.
In alcuni casi particolari, su consiglio del medico, si può portare con sé una confezione di adrenalina autoiniettabile nel caso l’allergia si dovesse manifestare con reazioni generali gravi.
articolo tratto dal sito Ipasvi