Allo specchio

1. 

   La lunghezza della vita non si misura dai capelli bianchi o dalle rughe: non è un vivere questo, è solo un esistere a lungo.

   Lucio Anneo Seneca, Dialoghi, I sec.

Mi accorgo che segni del tempo sono evidenti: le piccole rughe, le occhiaie, la pelle stanca e meno luminosa. Tutte cose che, quando mi guardo alla specchio, mi comunciano i cambiamenti inevitabili.

Quello che mi fa più effetto sono le rughe intorno alle labbra, come se la pelle fosse accartocciata. Me ne accorgo quando sono allo specchio e parlo. Vedo proprio delle pieghe!

Il corpo sta cambiando.

Possiamo cammuffarlo quanto ci pare, e mi capita spesso di incrociare donne “acconciate” in maniera perfetta, tali da nascondere i propri anni, come se un’immagine perfetta fosse garanzia di successo e di bellezza interiore, ma i segni del tempo ogni giorno disegnano un percorso.

A volte mi capita di osservarle con “rabbia” in quella loro ostinata “perfezione”. Mai senza trucco o con un abbiagliamento semplice, il primo preso dall’armadio.

A me annoia. Mi trucco, mi vesto con cura, ma non tutti i giorni. Ci sono giorni che mi piace lasciarmi impigrire nella tuta o in un viso semplice, senza trucco. Non forzo il corso del tempo e nemmeno il mio stato d’animo.

Mi chiedo: è una vittoria la mia o una sconfitta dell’immagine?