Alluvione Sardegna, conclusione indagini per 13 persone
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Il 18 novembre scorso una terribile alluvione provocava danni ingenti in Sardegna. A distanza di mesi, 13 persone hanno ricevuto gli avvisi di conclusione delle indagini relativamente alle vicende di Olbia e Arzachena, due delle città più coinvolte. Sono stati indagate con l’accusa di omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Tra queste l’ex governatore sardo Cappellacci, l’ex assessore regionale all’Ambiente Biancareddu, il capo della protezione civile regionale Cicalò, i sindaci di Olbia e Arzachena, Giovannelli e Ragnedda, e alcuni funzionari di entrambi i Comuni. L’attenzione dei magistrati si è infatti rivolta alla gestione di tutte le fasi dell’emergenza: non bastava trasmettere un fax e inviare un sms con l’allerta meteo. Era necessario che le istituzioni verificassero che tutti avessero ricevuto l’avviso. Era necessario organizzare nel minimo dettaglio un piano di emergenza. I cittadini non sapevano che il ciclone Cleopatra avrebbe provocato morti e disastri in mezza Sardegna. Di questo dovranno rispondere gli indagati.
Anche il secondo tronco di indagini, relativo al crollo della strada tra Olbia e Tempio (che ha causato tre morti), è vicino alla sua conclusione: nei prossimi giorni altri avvisi di conclusione indagini saranno recapitati. I magistrati, in questo caso, si sono interessati al progetto e alla costruzione della Provinciale.
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