Questo post non ha alcuna pretesa scientifica, ma è solo il frutto di alcune osservazioni che ho fatto osservando le immagini satellitari sulla Puglia durante i giorni dell'alluvione. L'input mi è stato dato da Gianfranco Pazienza, assegnista di ricerca del CN ISMAR, l'istituto che, dopo l'alluvione, sta studiando gli effetti sul sistema ecologico delle lagune del Gargano e sui sedimenti marini. Di quale fenomeno si tratta? Il flusso dei detriti rilasciati in mare dai torrenti del Gargano durante l'alluvione di inizio settembre 2014. Quintali? Tonnellate? Cosa contenevano? Non lo so, questo, eventualmente, lo stabiliranno gli scienziati.
9 settembre
Quello che si può facilmente dire invece, è che le correnti hanno trasportato prima verso sud e poi anche verso est questi detriti. Sono fenomeni naturali, che esistono da sempre e che possono avere anche degli aspetti positivi se si pensa che, nel lungo periodo, contrastano i fenomeni erosivi delle coste (dove i detriti si vanno a depositare).A seguire una sequenza dal 2 al 19 settembre, ogni osservazione/correzione/critica è ben accetta.
Tutte le immagini sono di proprietà della NASA

2 settembre, prima che tutto abbia inizio

5 settembre, ecco il mostro nel pieno della sua attività.

9 settembre, il pennaglio del flusso detritico che parte da Peschici/Vieste e viene spinto verso sud dalle correnti marine. Purtroppo le immagini dei giorni precedenti sono occupate dagli ammassi nuvolosi e non permettono di apprezzare l'oggetto della nostra attenzione. Notare in corrispondenza delle due foci del Lago di Varano.

11 settembre, il flusso si allarga verso est.

16 settembre, i detriti ormai si sono poggiati sul fondo (?)

19 settembre, la situazione non è più eccezionale ma paragonabile ad altre che accadono normalmente.
Tutte le immagini sono di proprietà della NASAVedi anche la ricostruzione della dinamica dell'alluvione