Per quanto riguarda la Liguria, Regione colpita in questi giorni da un eccezionale nubifragio che ha causato alcune vittime e molti danni nella zona delle Cinque Terre, ricordo che, secondo questa mappa, 188 comuni e 309 km quadrati sono a rischio idrogeologico, a fronte di 235 comuni in totale e 5.420 km quadrati. Ciò significa che l'80% dei comuni liguri è a rischio, rischio che si ripercuote su un'area piuttosto ristretta, rappresentando solo il 5,7% di tutta la superficie della Liguria.Il Ministero dell'Ambiente ha prodotto questo documento, nel 2008, in cui si evidenziano le zone a rischio idrogeologico in Italia divise per Regioni e una mappa delle varie criticità -alluvioni, frane, valanghe-.
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Un notiziario del 2009 dell'Università degli Studi di Firenze, pubblicava una mappa delle zone a più alto rischio frane ricordando, en passant, che negli ultimi 50 anni le frane hanno causato più di 2500 vittime, oltre i danni collaterali alle cose e le migliaia di senzatetto. Questa è la mappa.
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A conclusione del notiziario i due ricercatori (N. Casagli e R. Fanti) segnalavano che è proprio nelle zone a più alto rischio che[...] devono essere attivate misure di prevenzione con la massima priorità.
Mentre negli anni si è faticosamente realizzato un buon collegamento fra centri di ricerca ed enti di governo del territorio, manca ancora un efficace trasferimento di informazioni verso la popolazione e verso i tecnici e i professionisti responsabili della realizzazione di opere civili.
Gran parte delle vittime per frane, alluvioni e terremoti nel nostro Paese è imputabile a comportamenti sbagliati, alla scarsa conoscenza della costituzione fisica del territorio e alla sottovalutazione delle problematiche geologiche in fase di pianificazione e realizzazione delle opere.
Sul sito della Arpal, l'Agenzia Ambientale Ligure, oltre a riportare i dati relativi alle precipitazioni che hanno interessato la zona del levante ligure per una lunghezza di circa 1460 km, rilevano un dato eccezionale
In un giorno è caduta circa un terzo della pioggia totale di un anno: la precipitazione massima caduta in tutto l’evento è di 542 mm, contro la media annuale di circa 1500 mm.I dati analitici sono questi
- Durata della perturbazione: 30 ore, fase acuta tra le 11:00 e le 19:00 del 25 ottobre 2011
- Precipitazioni massime puntuali (tutte a Brugnato):
- 153 in 1 ora- 328 in3 ore- 472 in6 ore- 511 in12 ore- 539 in24 ore- 542 in30 ore (tutto l’evento)
- Stima pioggia caduta:
Un confronto con le frane storiche dal 1970 ad oggi, evidenzia220.500.000 metri cubi, mentre allargando a tutto il bacino del Magra si arriva a 367.000.000 di metri cubi: il doppio della capacità del lago del Vajont o quindici volte l’invaso da cui trae l’acqua tutta Genova (lago del Brugneto).
Sulle brevi durate (1-3 ore) i valori di Brugnato hanno raggiunto quelli eccezionali registrati a Polanesi il primo giugno 2007 e hanno superato i valori misurati a Monte Gazzo nell’alluvione di Sestri Ponente del quattro ottobre 2010.
- Per quanto riguarda le cumulate su periodi più lunghi (da 6 a24 ore), la quantità di pioggia caduta su Brugnato ha raggiunto nelle 6 ore quella dell’alluvione storica di Genova del 1970, anche se le cumulate complessive su tutta la durata dell’evento non hanno raggiunto i valori dell’evento del 1970, caratterizzato anche da un’eccezionale persistenza della perturbazione.Altri dati sulla pagina Arpal.