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Almagul menlibayeva

Da Catone
Si definisce una “sciamana punk”, che fa rivivere i valori della natura, della spiritualità e del misticismo in un'epoca, la nostra, che ha il culto della razionalità e della tecnologia. Esponente dell'arte contemporanea post-sovietica dell'Asia centrale, trasporta usi e tradizioni della sua patria in immagini e performance che all'occhio occidentale appaiono spesso singolari e mistiche. Al centro della sua opera si trova la donna kazaka e la sua identità, da sempre strumentalizzata politicamente nella storia dell'Asia centrale come figura ideale di lavoratrice forte e disciplinata. Dopo la fine del comunismo, anche l'immagine tradizionale del femminile, così come il resto della società, è alla ricerca di una nuova definizione. Nell'arte di Almagul Menlibayeva, la donna compare come la forte matriarca dell'epoca nomade: libera dal controllo e dall'oppressione patriarcale dà nuova vita allo sciamanesimo tradizionale e, con esso, alla nudità femminile – l'uno e l'altra proibiti dal regime sovietico.
clip_image001 Almagul Menlibayeva: Steppen Baroque, 2003 clip_image003"Steppen Baroque" 2003
photo from the video

Almagul Menlibayeva (Almaty, Kazakistan,1969) ha presentato le sue opere in mostre personali e collettive in numerose sedi espositive, tra cui il Philadelphia Museum of Art, il padiglione dell'Asia centrale alla LII Biennale di Venezia, i Rencontres Internationales organizzati dal Centre Pompidou di Parigi, il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid, il KW Institute for Contemporary Art di Berlino, lo ZKM Center for Art and Media di Karlsruhe e la Biennale di Sydney. Almagul Menlibayeva vive e lavora ad Amsterdam.
Fonte
 clip_image004clip_image005clip_image007clip_image008clip_image009clip_image010Almagul Menlibayeva
Kissing Totems
Still from the video 2008

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