Secondo ALMA, la "The African Leaders Malaria Alliance", è possibile sconfiggere definitivamente la malaria, una delle principali cause di morte in Africa, entro il 2030.
L'organizzazione, composta da 49 Capi di Stato africani, il presidente è Hailemariam Dessalegn, primo ministro etiopico, ha premiato, in questi giorni, per i progressi compiuti finora molti Stati del continente.
Si tratta del Botswana, di Capo Verde, dell'Eritrea, della Namibia, dello Swaziland, del Rwanda, del Sudafrica e di Sao Tomé Principe.
Naturalmente si è considerato il lungo periodo, come osservazione e raccolta dati, e non certo i risultati annuali, che avrebbero portato fuori strada.
Bene sono andati anche il Senegal e il Mali.
Per la Liberia e la Guinea Conakry , però,si è dovuto fare un discorso a parte in quanto i due Paesi hanno subìto moltissimi decessi per l'epidemia di ebola.
Comunque anche lì ci sono stati, in proporzione, apprezzabili risultati.
Si consideri che negli ultimi anni in Africa la percentuale dei colpiti dalla malaria era del 90% mentre oggi si può dire, senza tema di smentita, che è scesa gradualmente al 66%.
Tutto merito-sostiene ALMA- dell'utilizzo delle zanzariere con insetticida, che sono state distribuite in questi Paesi e che sono state realmente utilizzate dalle popolazioni.
In merito all'utilizzo delle zanzariere, agli inizi, quando era iniziata la distribuzione, erano subito sorte delle accese polemiche per una spesa che non avrebbe dato i risultati sperati.
Non si riteneva, infatti, la popolazione realmente responsabile e, quindi,capace di farne buon uso.
Dai risultati, se i dati forniti sono veritieri, a quanto pare i fatti poi hanno smentito quegli scettici.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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