Magazine Politica

Almeno il prigioniero politico russo Danilov è libero....

Creato il 26 novembre 2012 da Matteo
Il fisico Danilov e la metafisica della Russia
Valentin Danilov non sa neanche oggi perché gli hanno tolto 12 anni di vita e di lavoro
24.11.2012
Il fisico Valentin Danilov, condannato nel 2004 per tradimento in favore della Cina e frode a 13 anni di reclusione a regime, è uscito in libertà al mattino del 24 novembre dall'IK-17 [1] a Krasnojarsk [2]. Il 13 novembre, ricordo, era stato messo in libertà condizionata. Gli è stato anche permesso di andare a vivere e lavorare a Novosibirsk [3], dove in precedenza si era trasferita da Krasnojarsk la sua famiglia.
Il caso di Danilov, discepolo del professor Rumer, passato per i lager staliniani, è stato definito politico, ma piuttosto riflette qualche base più profonda della vita russa. Il caso fu aperto nel maggio 2000, nel febbraio 2001 Danilov fu arrestato. Nel dicembre 2003 una giuria lo assolse, tuttavia il verdetto fu rigettato dalla Corte Suprema. In conseguenza gli dettero 14 anni (il procuratore ne aveva chiesti 17), in seguito la condanna fu abbreviata di un anno. Una contrapposizione di lunga durata: i cekisti [4] che avevano accusato Danilov e lo avevano incarcerato non poterono ottenere una sentenza di condanna per cinque anni. Uno stile che al contempo rimanda a Kafka e alle soap-opera: decine di udienze giudiziarie, mosse interne del soggetto in ogni puntata – tipo la nascita di una nipote mentre lo studioso si trovava in prigione o la rivolta dei giurati contro lo strapotere dello FSB [5] in uno dei processi. E un assurdo dominante che prevale su tutto il serial. Nella sua ultima dichiarazione il fisico ricordò che nel 1825 in America ebbe luogo un processo che passò alla storia con il nome di "processo alla scimmia". Un tribunale riconobbe colpevole un insegnante di biologia che aveva insegnato la teoria di Darwin. Effettivamente, qualcosa di simile.
Quanto a quest'ultimo processo, peraltro, molti si sbagliano: in realtà un processo al fisico non ci fu, se per "processo" si intende ciò che avrebbe dovuto esserci. La procedura fu questa: il giudice pose davanti ai giurati molte questioni, ma nessuna di esse aveva a che fare con l'essenza del caso. Fu una decorazione di status e non una giuria – decisero solo se lo studioso avesse trasmesso informazioni alla Cina, ma se fossero segrete lo determinò lo stesso giudice. Tra l'altro Danilov non ha mai nascosto i propri contatti con i rappresentanti dell'Istituto di Fisica della Corporazione Aero-cosmica cinese (nella città di Lanzhou [6]) o con la Compagnia di Import-Export di Macchinari di Precisione Pan-Cinese, né la trasmissione dei dati registrati nel verdetto dei giurati. "Vi accusano, mettiamo, di aver rapinato un chiosco, ma in tribunale si parla del fatto che avete litigato con Kuz'kin. Quale rapporto c'è tra la lite con Kuz'kin e la rapina?", – ha detto Danilov.
La procedura della giustizia testimoniò che il desiderio di incarcerare prevalse evidentemente sull'aspirazione ad appurare la verità sui fatti. E fu del tutto incomprensibile cosa guidasse i giurati che riconobbero Danilov colpevole di aver trasmesso alla Cina certe "importanti informazioni scientifiche", la cui segretezza non era stata ancora appurata. Come si può riconoscere una persona colpevole del fatto che comunica? Lo si potrebbe accusare anche di vedere il cielo o di sentire le voci degli uccelli.
Il tradimento della Patria, secondo lo FSB, consistette nella trasmissione alla Cina di informazioni su due impianti di laboratorio. Tuttavia Danilov e numerosi studiosi che hanno scritto lettere in sua difesa pensavano che le informazioni trasmesse non costituiscano segreto di Stato. 10 anni fa Danilov disse: "Non ho mai preso parte a progetti militari. Mi occupo di plasma cosmico. Effettivamente ho avuto accesso a lavori segreti, ma cosa sono i lavori segreti, quando fino al 1992 Krasnojarsk era una città a regime speciale in generale? I risultati dei miei lavori si usano per la progettazione dei satelliti, ma, a esprimersi rigorosamente, mi occupo di fisica fondamentale. Non sono mai stato in possesso di segreti, ho sempre dato solo raccomandazioni. Perciò non posso capire l'essenza delle accuse a me formulate". Lo stesso ripete il fisico anche oggi, uscendo in libertà: "Nessuno mi ha ancora detto di che segreti sia in possesso. C'è una legge sul segreto di Stato: devono informarmi ufficialmente su quale segreto della Federazione Russa possegga. Devo dare conferma che ne sono stato messo a conoscenza. Nessuno mi ha proposto tale documento".
I commenti sul caso Danilov dei suoi numerosi difensori nei circoli scientifici mondiali si possono ridurre alla nota formula: "E' come il porcellino d'India. Non è d'India, né un porcellino". Cioè l'oggetto dell'azione penale mancava del tutto, in quanto non c'era commercio di segreti di Stato: ai cinesi Danilov propose esclusivamente materiali accessibili, il timbro "segreto" era stato tolto da questi già nel 1992. Tutta la collaborazione si svolse con il consenso delle autorità e sotto il controllo dello FSB. Ma poi, evidentemente, i cekisti presero a cuore la dichiarazione di Sergej Ivanov [7] (allora segretario del Consiglio di Sicurezza) sul rafforzamento del controllo sulle fughe di notizie sulle tecnologie spaziali.
Peraltro alla domanda al GUFSIN [8] del territorio di Krasnojarsk sulla possibilità di visitare Danilov nella colonia penale inviata dalla "Novaja gazeta" nel maggio di quest'anno non ci fu risposto. Questa è un'altra conferma che non c'era niente di penale nel caso: ai colpevoli di reati penali nelle zone [9] fanno accedere senza problemi.
Uscendo in libertà, Danilov ha detto di essere intenzionato ad occuparsi ulteriormente di scienze, ma adesso con molta attenzione. Ha 64 anni. 12 anni di vita e di lavoro gli sono stati tolti.
Aleksej Tarasov, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/politics/55583.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1] IKsta per Ispravitel'naja Kolonija(Colonia Penale Correzionale).
[2] Città della Siberia meridionale.
[3] Città della Siberia meridionale.
[4] Agenti segreti, dal nome della prima polizia politica sovietica ČK(che si pronuncia Čė-Kae stava per Črezvyčajnaja Komissija po bor'be s kontrrevoljucej i sabotažem– Commissione Straordinaria per la lotta alla controrivoluzione e al sabotaggio).
[5] Federal'naja Služba Bezopasnosti(Servizio Federale di Sicurezza), il principale servizio segreto russo.
[6] Città della Cina settentrionale.
[7] Sergej Borisovič Ivanov, attuale capo dell'amministrazione presidenziale russa.
[8] Glavnoe Uprvalenie Federal'noj Služby Ispolnenija Nakazanij (Direzione Generale del Servizio Federale per l'Esecuzione delle Pene).
[9] Termine con cui erano definiti i campi del GULag.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :