Come riescono Michael Ealy e Darren E. Scott ad interpretare degli androidi così ben fatti nel nuovo show Fox “Almost Humani”? I due attori ci svelano tutti i segreti!
Scott, che ha interpretato il primo partner di John Kennex (quello gettato sull’autostrada) ed anche altri modelli MX dice: “All’inizio c’è stato un gran parlare circa come muoverci e come dare la giusta interpretazione a delle macchine, arrivando alla conclusione che si muovono come esseri umani è vero, ma la loro mentalità è invece ben diversa, in quanto le loro decisioni vengono prese in maniera analitica, logica oppure statistica, più simile ai robot insomma”.
L’anima sintetica del modello DRN, Dorian, invece prevede una versione molto più umana come abbiamo già capito dalle prime puntate. “Non voglio che tu sia un robot, ma il più umano possibile”, questa è la chiave” dice il produttore esecutivo JH Wyman a Micaehl Ealy - confida lo stesso attore.
Scott aggiunge: “Il pubblico crede che sia molto più facile di quanto non possa sembrare, interpretare un robot e chi ci vorrà mai? Invece c’è dietro tutta una preparazione emotiva che deve risuonare molto ferma, impenetrabile e non è affatto semplice”.
Anche il trucco esercita una parte fondamentale di come poi apparirà l’androide il piccolo schermo. “Il test di trucco iniziale è stato un processo piuttosto lungo, la prima volta visti i vari tentativi ci sono volute quattro ore per completare il tutto, mentre adesso vengono impiegati dai 20 ad un massimo di 30 minuti” dice Scott.
Per Ealy invece serve più tempo e pazienza. “Tra trucco e capelli serve circa un’ora, non l’ho mai fatto prima d’ora ed è difficile perché quando ti siedo molto spessi servono anche delle protesi. Se nel mio prossimo incarico lavorativo dovrò interpretare nuovamente un umano, beh, credo che mi annoierò!”. A quanto pare Almost Human è contagioso. [TV Guide]
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