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Alone in the Dark (2005)

Creato il 18 dicembre 2015 da Babol81
Tutto comincia da una cartella denominata "Serata Trash!", donatami dall'amico Dario parecchi anni fa. Complice tutta una serie di fattori non ho mai avuto il coraggio di aprirla finché, qualche mese fa, non ho cominciato con Pomodori assassini e, tra gli altri titoli, ho notato un nome ripetuto parecchie volte: Uwe Boll. Consapevole di stare per inoltrarmi nella peggio monnezza ho deciso di guardare Alone in the Dark, diretto appunto da Boll nel 2005 e tratto dall'omonimo videogame anni '90. Mamma mia.
Alone in the Dark (2005)
Trama: Edward Carnby è un detective dell'occulto dall'oscuro passato che, un giorno, si ritrova a dover affrontare terribili mostri desiderosi di invadere il nostro mondo...

Alone in the Dark (2005)
Che è il massimo sforzo che otterrete da me per quel che riguarda la stesura di una trama, poiché dopo due giorni di Alone in the Dark non ricordo altro che il sonno. Anzi, anche per darvi un'idea del poco tempo a mia disposizione per scrivere i post vi comunico che dalla stesura della riga precedente è passata addirittura una settimana e non so davvero cosa diavolo scrivere sul film di Uwe Boll tranne che fa davvero schifo. Già a mio parere non è una mossa saggia partire da un videogioco per girare un film horror però poi penso che, effettivamente, Silent Hill non era venuto male, anzi. Il problema è che Alone in the Dark come film (al videogame non ho mai giocato quindi non posso giudicare) è la quintessenza della banalità, della noia, del già visto, del "e ti pare una scena d'azione quella??": tutto ruota attorno ad un'organizzazione segreta che gestisce le minacce paranormali, soprattutto quelle aberrazioni scheletriche di cui non ricordo il nome che tentano di invadere la Terra e che uno scienziato ha cercato di incrociare, aiutato da una suora (!!!) con dei bambini. Il risultato saranno adulti zombizzati e un Christian Slater che è mezzo incrociato mezzo no quindi rimarrà bello fresco per tutto il film, ad aiutare l'organizzazione a distruggere gli orridi mostri. In quasi tutte le scene del film ci saranno dunque dei personaggi che "Soli Nel Buio" si ritroveranno, fucile alla mano, a sparare contro i mostrilli che un po' si vedono un po' non si vedono in quanto capaci di mimetizzarsi nelle tenebre fino a scomparire: avete idea di quanto sia bello vedere attori incapaci a recitare che corrono fingendo che ci sia qualcosa di cattivissimo e sanguinario alle loro spalle? Se non lo sapete, guardate Alone in the Dark e ve ne farete un'idea! Ma non è questo l'unico difetto del film, eh no.
Alone in the Dark (2005)
Accanto ad una trama noiosissima ed inutilmente complicata (tanto che i realizzatori hanno dovuto aggiungere lo spiegone scritto in sovrimpressione all'inizio perché dopo le prime proiezioni il pubblico aveva difficoltà a capire) e ad attori cagnacci (credo che Stephen Dorff e Christian Slater abbiano semplicemente staccato il cervello, Tara Reid non ne ha mai avuto uno, nemmeno ai tempi di American Pie, ma almeno in Alone in the Dark non è ancora rifatta o in botta come in Sharknado) c'è la regia di Uwe Boll e mi spiace solo che il suo cognome sia così simile al mio. Potevo "quasi" sorvolare sulla trashissima scena di sesso tra la Reid e Slater, preceduta da un attacco di 7 Seconds così smaccato che mancava solo il filtro sfumato in fase di montaggio, ma le oscene battaglie contro i mostri, zeppe di immagini statiche illuminate dal flash dei fucili mentre gli attori stanno fermi ad urlare come dei dementi, o il vilipendio all'Aldilà Fulciano durante il pre-finale (è stato vilipeso persino Alien 2 sulla terra, vi pare possibile????) sono stati troppo anche per me. Ho giusto apprezzato la presenza di Wish I Had an Angel dei Nightwish, anche troppo bella per i titoli di coda di una rumenta simile: vi dico solo che ho continuato a fissare inebetita lo schermo scuotendo la testa finché non è finita, cercando di purgarmi la mente dall'orrore "cinematografico" appena conclusosi. Alone in the Dark ha avuto un seguito e la filmografia di Boll è praticamente sterminata ma seguirò il consiglio dell'amica Lucia e cancellerò dalle mie proprietà qualsiasi cosa sia legata anche solo lontanamente a questo regista. Per me l'esperienza Boll finisce qui!
Alone in the Dark (2005)
Di Christian Slater (Edward Carnby), Tara Reid (Aline Cedrac) e Stephen Dorff (Richard Burke) ho già parlato ai rispettivi link.
Uwe Boll è il regista della pellicola. Tedesco, ha diretto film come House of the Dead, Bloodrayne, In the Name of the King e Rampage. Anche produttore, sceneggiatore e attore, ha 50 anni e due film in uscita.
Alone in the Dark (2005)
La recensione più bella del film l'ha scritta tale Blair Erickson, autore non accreditato della prima bozza di sceneggiatura, dopo che Uwe Boll ha deciso di cambiare lo script per farlo assomigliare più ad un action che a un thriller. Ecco la traduzione di quello che ha scritto Erickson sul sito Somethingawful.com, una roba da facepalm definitivo: "La sceneggiatura originale di Alone In the Dark era stata scritta come la storia vera di un investigatore privato che scopriva un inquietante segreto paranormale nascosto dietro alcuni casi di persone scomparse. La storia veniva raccontata attraverso gli occhi di uno scrittore che era arrivato a collaborare con Edward Carnby durante la stesura di un romanzo e i due erano descritti come normalissime persone che non si sarebbero mai aspettate di incontrare nel buio degli esseri orribili. Abbiamo provato a rimanere fedeli allo stile di H.P. Lovecraft e al videogioco originale, decisamente meno hi-tech, cercando di tenere l'orrore nell'ombra, così che lo spettatore non vedesse mai di preciso ciò che aspettava nel buio i protagonisti. Per fortuna, il Dott. Boll è riuscito ad ingaggiare la sua fedele cricca di mestieranti per realizzare in tempo zero qualcosa di molto meglio della nostra storiella del cavolo e aggiungere un sacco di elementi terrificanti nonché indispensabili per un film horror, come portali che si aprono su dimensioni alternative, stupide archeologhe bionde, scene di sesso, scienziati pazzi, cani-mostro grondanti slime, forze speciali create per combattere cani-mostro grondanti slime realizzati in CG, Tara Reid, sparatorie in slow-motion stile "Matrix" e inseguimenti in auto. Ah già, e anche un prologo di dieci minuti il cui testo scorre sullo schermo ma viene anche letto a voce alta a beneficio degli spettatori analfabeti, ovvero gli unici che sono riusciti a bypassare tutte le critiche negative. Cioè cazzo, Boll sì che sa cosa fa davvero paura". Date un Nobel a quest'uomo!!! E se, inaspettatamente, Alone in the Dark vi fosse piaciuto, sappiate che c'è anche un Alone in the Dark 2: nonostante (o forse proprio a causa della) presenza di Lance Henriksen, Danny Trejo e Bill Moseley non garantisco la pregevolezza dell'opera ed evito di guardarla. ENJOY!

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