Fa quasi strano vedere una jeep – associata spesso al disagio, al controllo, all’inutilità di non so quale paura – poste così, in piccole inquadrature che vogliono raccontare tanto e guardare oltre.
In questi frame puliti è raccontata la voglia di vita attraverso tagli e componimenti visivi che si nutrono di poche melodie musicali, parte della nostra tradizione, in cui vuoi o non vuoi ci ritroviamo rassicurati e a casa, ogni volta.
Personalmente mi ha emozionato molto, forse più di tutto il resto fin qui narrato.
Non so che cosa siano stati questi giorni per gli aquilani, mi auguro una riscoperta di fratellanza per loro stessi. Un guardarsi in faccia e riscoprirsi per cio’ che sono in tutto il loro orgoglio, per rimettersi in moto più di prima.
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