Magazine Cultura
Alta definizione di Adam Wilson purtroppo rientra per me in questa categoria. Eppure in realtà avrei dovuto immaginarlo. Perché è vero che due dei blog che seguo di più e di cui mi fido quasi ciecamente ne hanno parlato con toni decisamente entusiasti, ma è anche vero che all'amica che me l'ha prestato invece non è poi piaciuto così tanto. Quindi sì, insomma, avrei dovuto andarci più cauta con le mie aspettative.
Il protagonista di questo libro si chiama quasi come me, Eli, anche se lui è ovviamente un uomo. Classe 1986 (un anno più giovane di me), ebreo che vive negli Stati Uniti, genitori separati che non lo considerano più molto, un fratello all'apparenza semplicemente perfetto, amante della cucina e di film porno, sempre sotto l'effetto di qualche sostanza stupefacente. Passa la sua vita così, senza fare assolutamente niente, in una sorta di limbo dal quale nemmeno più di tanto cerca di uscire, in cui è finito una volta ottenuto il diploma. Ha pochi amici, qualche ragazza (o madre di qualche ragazza) con cui sfogare i suoi ancora inesperti impulsi sessuali. Finché nella sua vita non entra il signor Kahn, un ex attore con molte partecipazioni ma mai una parte principale, in sedia a rotelle e con una dipendenza dal viagra, che ha comprato la casa in cui Eli viveva fino a poco tempo prima con la madre. E grazie a lui a poco a poco Eli inizierà a prendere coscienza di sé stesso e del baratro post-adolescenziale in cui è caduto.
Gli elementi perché il romanzo mi potesse piacere ci sono tutti. Un personaggio ben costruito, situazioni ironiche, quasi grottesche e spesso esilaranti, momenti quasi commoventi e riflessioni molto più profonde di quanto potrebbe sembrare a prima vista. Eppure qualcosa non ha funzionato. Avrei voluto prendere a sberle il personaggio di Eli fin dalle prime pagine. Il suo gettare via la sua vita, la sua inedia, il suo rapporto con i genitori e con tutte le persone che lo circondano mi hanno irritata e quasi infastidita. Forse perché non riesco a immaginare che si possa essere così a quell'età, forse perché è tutto davvero troppo esagerato. Non lo so. So solo che sono andata avanti quasi a forza, nonostante il libro scorresse comunque molto bene e lo stile di Adam Wilson sia sicuramente geniale e diverso dal solito.
Credo che in libri come questo l'empatia con il protagonista sia fondamentale per riuscire ad apprezzarlo. E se questa non si crea, e con me non si è creata, il rischio è appunto quello che le alte aspettative disattese ti lascino addosso un senso di delusione e di fastidio.
Con questo non voglio assolutamente sconsigliarvi la lettura di questo libro. Semplicemente partite preparati, perché Eli è un personaggio sicuramente ben costruito ma anche sicuramente molto controverso, così come lo sono tutti quelli che lo circondano e l'impatto con il loro mondo per qualcuno potrebbe non essere dei più piacevoli.
Titolo: Alta definizione Autore: Adam Wilson Traduttore: L. Bertolucci Pagine: 426 Anno di pubblicazione: 2013 Editore: ISBN ISBN: 978-8876384172 Prezzo di copertina: 17,90€ Acquista su Amazon: formato brossura:Alta definizione formato ebook: Alta definizione (Special books)
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