Alta marea a Cape Love
di Viviana Giorgi
Viviana Giorgi (aka Georgette Grig, lo pseudonimo con cui scrive romanzi storici) vive a Milano, dove lavora come giornalista freelance da molti anni, soprattutto nel campo dello spettacolo. Da qualche anno si è imbattuta nel romance ed è stato amore a prima vista. Dalla lettura alla scrittura il passo è stato molto breve, forse troppo. Bang Bang, Tutta colpa di un gatto rosso è il suo primo romanzo contemporaneo, dove si parla molto di romance e si vive come in un romance, ma in chiave decisamente ironica. La sua seconda opera, invece, è Un cuore nella bufera, un romanticissimo racconto natalizio all’insegna dell’amore, ma anche della passione. Ha scritto inoltre Alta marea a Cape Love, mentre la sua ultima fatica è Tutta colpa del vento (e di un cowboy dagli occhi verdi).
Titolo: Alta marea a cape love
Autore: Viviana Giorgi
Serie: //
Edito da: Emma books
Prezzo: 4,99 €
Genere: Romance contemporaneo
Pagine: 243 p.
Voto:
Trama: Gioia, milanese, illustratrice di libri per bambini, è invitata nel piccolo villaggio di Cape Love, sulla costa dorata del Maine, dalla folle e adorata zia Arianna, che la vuole come damigella d’onore alle sue (quinte!) nozze. Anche se zia Ari è sinonimo di guai, Gioia accetta senza sapere che, dopo le strampalate nozze della zia, rimarrà bloccata a Cape Love e dovrà occuparsi dei due cani di zietta (una terranova e un bassotto scatenati), del bookshop di famiglia e del piccolo Jimmy, il figlio del suo nuovo vicino di casa, Sean, uno che farebbe girare la testa anche a una santa. Peccato che Sean abbia già una fidanzata, Grace, tanto bella e famosa quanto detestabile. Se solo zia Ari fosse così gentile da tornarsene a casa sua (che, per la cronaca, è uno stupendo faro sulla scogliera), Gioia potrebbe ripartire per Milano e dimenticare una volta per tutte la notte bollente trascorsa insieme a Sean. O no? La nuova, esilarante commedia romantica dell’autrice di Bang Bang, Tutta colpa di un gatto rosso e di Un cuore nella bufera.
di Reika
Allegro, frizzante, brioso. Questo è il libro che mi accingo a recensire. Ho appena finito di leggerlo e so già che Alta marea a Cape Love di Viviana Giorgi mi mancherà. È la storia di una scrittrice di libri per bambini che riceve una telefonata da un’eccentrica zia, (che poi zia non è), che la invita al suo matrimonio new age in un piccolo paesino del Maine, Cape Love… un nome una garanzia.
Così Gioia, la nostra protagonista, si arma di bagagli e una buona dose di pazienza e parte dalla fredda e grigia Milano alla volta degli States. Arrivata, si vede travolta nel turbinio della vita della pseudo zia. Infatti Arianna, la cara zietta, ha in serbo una serie di sorprese per la nipote. Per iniziare, Gioia dovrà fare la damigella d’onore al matrimonio della zia vestita da Pocahontas, e, per intenderci, a meno che tu non sia la vera Pocahontas, difficilmente un vestito del genere è in grado di far risaltare la silhouette femminile, se poi ha un paio di chili in più è fatta. Successivamente la nostra Pocahontas dovrà occuparsi per tutto il tempo della luna di miele (la quinta se non erro), e di tutte le svariate attività della strampalata zietta, fino al suo ritorno. E le attività sono davvero varie: dall’accudire due simpatici ed esuberanti cani, al dover aiutare una giovane futura mamma a mandare avanti la sua libreria, al far visita ad un gruppo di arzille vecchiette alle prese con problemi di sfratto.
E come se non bastasse Gioia fa amicizia con Jimmy, un bambino che abita accanto al fantastico faro in cima alla scogliera che funge da casa della zia. Jimmy è un bambino davvero dolce, con un piccolo difetto: ha il papà più sexy della contea, fidanzato con la strega cattiva più bella degli Stati Uniti.
Complice uno scenario da mille e una notte, Gioia dovrà riuscire a far fronte ai mille impegni, a resistere alle avance del biondo ed aitante sindaco di Cape Love e a non innamorarsi di Sean, il papà super sexy, cercando di riportare il suo cuore a Milano non troppo sbriciolato.
Nelle poco più di duecento pagine del romanzo, l’autrice è riuscita ad inserire tutti gli ingredienti per far sognare il lettore. Gioia non ci viene descritta come la bellezza mozzafiato tipica di tante storie, no, lei è una ragazza semplice, intelligente, a volte un filo impacciata, che grazie alla sua spontaneità si rende irresistibile agli occhi di ben tre uomini: Henry il sindaco, soprannominato da Gioia il vichingo; Sean, padre amorevole e uomo affascinante; e il piccolo Jimmy, con cui fin da subito stabilisce un legame di amicizia. Anche Sean, sebbene sia un maschio alfa a tutti gli effetti, non è il classico macho man tutto muscoli e potenza, è anche lui un uomo alle prese con mille problemi: un piccolo impero da gestire e un figlio di dieci anni da far crescere da solo.
Lo stile del libro è allegro e fluente, perfettamente conforme alla tipologia di libro che si pensa di leggere. Ho apprezzato molto anche la voce narrante di Gioia stessa, che descrive e commenta in maniera ironica e divertente le situazioni ed i suoi stessi sentimenti. Concordo perfettamente con l’autrice quando, nella premessa del libro, ci dice che ognuno di noi dovrebbe avere una zia d’America, o, in mancanza di questa, qualcuno in grado di farci sognare, di farci mollare la nostra vita e catapultarci in una nuova realtà fatta di felicità, speranza, amore e, perché no, anche di un pizzico di pazzia.