E sopra di noi con estraneo fulgore
si alzò la mite notte d’estate
(…)
E dal tuo grembo silenziosa scrollasti
i petali di una rosa purpurea.
Herman Hesse
Eterea, sinuosa e romantica, così Giada Curti interpreta per Altaroma la nuova stagione Primavera/Estate 2013: la collezione Poème Rose è un’omaggio incantevole alla femminilità che “sboccia” (è il caso di dirlo) nell’atmosfera sofisticata di un roseto profumato, in cui la stilista romana immagina il rifugio ideale dei sogni.
La sfilata, inserita nel calendario ufficiale di Altaroma, si è svolta nella suggestiva cornice dell’Atelier Curti di Rampa Mignanelli, dove una bellissima Giada Curti ha accolto i suoi ospiti sorridente ed emozionata, decisa nel confermare il suo ruolo nell’Altamoda romana, per la quale ha coniugato sapientemente il lavoro sartoriale e la creazione artistica.
Un viaggio dell’anima e del pensiero lungo 10 splendidi modelli che sfilano leggiadri su un tappeto di petali e in cui l’armonia dei volumi, svela le forme senza mai dichiararle: intarsi, sete stampate, pizzi e macramè finemente sovrapposti e poi ancora chiffon e preziose cascate di perle creano un gioco di maliziosi intenti e fugaci trasparenze, in cui i dettagli iperfemminili svelano tutto il carattere volubile e romantico di questa collezione, declinata nelle tinte pastello del verde acqua, cipria, rosa antico e celeste polvere.
Un’intensa esplosione di essenze di rosa (impresse anche sui tessuti) regala all’ambiente una ventata di emozioni olfattive che richiamano alla mente gli ambienti nobiliari del neoclassico e in cui non manca un rimando all’arte di Louise Élisabeth Vigée Le Brun, talentuosa pittrice francese del XVIII sec. famosa per i suoi ritratti alla Regina Maria Antonietta.
Francesca Meschieri