Asd Ultrattivi, Associazione Dilettantistica Ultrattivi: Presidenti, Dirigenti e Allenatori di una vera squadra di calcio, che viene gestita direttamente dalla community via web.
Succede ad Altamura, dove Giacinto Fiore e Stefano Colonna si sono messi in testa di far diventare democratico – nel senso letterale del termine – il calcio locale e trasformare il centro agricolo del tacco d’Italia in una piccola Barcellona.
A parlare del progetto, che oggi conta 5mila adesioni tra Presidenti, Tifosi attivi e follower, è Fiore, classe ’79, altamurano.
Dopo quel momento cosa è successo?
Abbiamo lanciato una sottoscrizione online e nel 2009 siamo partiti con “Tifoseria Attiva”, un innovativo progetto promosso dall’associazione ASD ULTRATTIVI, in partnership con il Ministero della Gioventù, la Presidenza del Consiglio della Regione Puglia, la Provincia di Bari e il Comune di Altamura, che dà la possibilità a tutti i cittadini di diventare Presidenti, Dirigenti e Allenatori di una vera squadra di calcio, gestita direttamente dalla community via web.
Come è andata?
Nella prima fase si sono raccolte 5.000 pre-adesioni di “tifosi attivi”, mediante l’iscrizione gratuita al sito internet www.altamuracalcio.it
Concentriamoci sugli obiettivi di questa iniziativa!
L’intento è quello di trasformare Altamura in una piccola Barcellona, con un’assemblea dei soci aperta a tutti e centinaia di tifosi, che ogni domenica prendono attivamente decisioni sulla squadra da mandare in campo. Era e rimane questo l’obiettivo di A.S.D. Ultrattivi,
Attualmente da semplici soci, che contribuiscono attraverso una quota simbolica di 100 euro annui alla gestione della squadra. L’obiettivo di qui a qualche anno è quello di avviare la modalità dell’azionariato popolare. In questo i risultati sul campo ci saranno di sicuro aiuto.
Quanto è stato difficile dar vita ad un progetto come il vostro in una città come Altamura?
Io sono convinto che l’idea giusta trovi cittadinanza ovunque. Anche se fosse nata in una metropoli come Milano, avrebbe avuto le stesse difficoltà e gli stessi punti di forza. Anzi, devo dire che gli altamurani hanno accolto il progetto subito con grande entusiasmo. Si tratta di un’esperienza di partecipazione dal basso, che ha avuto un ottimo riscontro qui, tanto che siamo partiti con una gestione della squadra di ben 20 dirigenti. Agli inizi non è stato semplice, ma non abbiamo mai pensato di arrenderci e gettare la spugna. Mai, nemmeno per un istante.
Con quali risorse siete partiti?
Come start up vincitrice del concorso regionale “Principi Attivi” della Regione Puglia, siamo partiti da un budget iniziale di 25 mila euro.
Nel medio lungo termine come la vostra iniziativa potrà essere alla città?
Questa impresa è nata per valorizzare la città di Altamura e i suoi giovani, con la speranza di riportare la città alle gloriose vittorie di un tempo. Un progetto importante, crediamo, dall’ampio valore sociale. L’obiettivo principale resta quello di promuovere la cultura dello sport e i sani valori del calcio, invitando i giovani e la popolazione ad una partecipazione attiva, quale occasione unica di confronto, socializzazione e collaborazione. La cittadinanza finora ha recepito positivamente le finalità di questo progetto e, con grande entusiasmo, ci ha sostenuti in questa importante avventura con il sogno nel cuore di poter tornare a gioire come nel lontano 1989, quando la U.S. Altamura conquistò la promozione in C2. Oggi la squadra è in seconda categoria.

L’età dei giocatori? E quale il calciatore che vi piacerebbe avere?
Hanno in media 23 anni. Ci vanno benissimo quelli che abbiamo.
Ad Altamura c’è un campo sportivo decente?
Tra i numerosi progetti in cantiere e al vaglio dell’assemblea, c’è la creazione di un nuovo centro sportivo ad Altamura, che possa fare da collettore per tutti i giovani che amano lo sport ed il calcio.
Si può dire che il vostro progetto stia contribuendo a motivare tanti giovani senza lavoro, che trascorrono buona parte della giornata per strada senza progetti, quindi disperati?
Stiamo offrendo un’alternativa ai più giovani, che amano il calcio e non dispongono delle possibilità economiche per frequentare società sportive o circoli d’élite. Poi c’è il progetto della scuola calcio, dedicata ai giovani esordienti (dai 7 ai 13 anni). Gli “allenatori in erba” (ragazzi under 14), invece, potranno diventare “Tifosi Attivi Junior” con un contributo annuale di soli 12euro, partecipando così, via internet, alle decisioni tecnico-tattiche della squadra. Al momento l’elevato numero di ragazzi che si sono avvicinati alla squadra e seguono le gare ci fanno ben sperare per l’avvenire.
Dal vostro team interattivo nascerà una stella?
Certo, abbiamo una sicura promessa del calcio italiano, e siede in panchina. Si tratta del nostro allenatore Gianluigi Colonna. Dopo aver giocato a livello dilettantistico, ha studiato da allenatore in FIGC con corso Uefa B, in attesa di conseguire quello della Uefa A. Da juventino doc, Gianluigi Colonna è la persona, di cui sicuramente sentirete parlare nei prossimi anni.
Perché credere nella squadra?
Per i risultati raggiunti finora e per quelli che raggiungeremo. C’è un grande gruppo dietro, tanta voglia e partecipazione, gli ingredienti giusti per il successo.
Quanto e perché vi sentite tosti?

Stiamo facendo tanto e bene. Siamo super motivati. Questa è una scommessa che vogliamo a tutti i costi vincere.
Cinzia Ficco