Si è conclusa lunedì 27 Gennaio AltaRoma, una 4 giorni di sfilate ed eventi da me vissuti in modo diverso rispetto al solito. Aveva ragione Nanni Moretti in Ecce Bombo “Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?”. Io ho deciso di andare, poco, e di mettermi in disparte, sempre. A fare cosa? Ad osservare. E quel che ho visto non mi è piaciuto. Sapete cosa ricorderò di questa AltaRoma? Angelo Orazio Pregoni e la sua bambola gonfiabile, così poco “elegante” e troppo provocatoria agli occhi di finti moralisti scandalizzati, o divertiti?, dall’inaspettata ospite protagonista della performance di Angelo a Room Service. Ricorderò poi la sfilata di Gattinoni all’Eur all’interno della Nuvola di Fuksas, non tanto per gli abiti, bellissimi, e il freddo, esagerato, quanto per le solite parole polemiche di Stefano Dominella che ha annunciato, tra le lacrime (vere?) di non voler sfilare più nella Capitale. Ricorderò l’ufficio stampa di Luigi Borbone, non certo per la simpatia; la passerella percorsa a metà, tra i fischi dei fotografi, dai modelli di Come For Breakfast; la canzone Intro degli XX messa, sfino alla sfinimento, durante la presentazione della collezione di Greta Boldini; il rimprovero alla platea bisbigliante fatto da Stefania Giacomini durante l’evento Le Salone de la Mode; il debutto di Clemsa e Carola Roma a Room Service; il tubino da uomo di Mutadesign e gli accessori di Isabella Minerva per It’s a man’s man’s man’s world. Tutte cose che vi racconterò in questi giorni. Preparatevi…
Su tutto cmq ricorderò i miei amici, senza i quali sarei stata persa: Manuele e Giorgio. A voi Grazie.
di Sonia Rondini