Quasi tre mesi fa, l’Fbi chiudeva i popolarissimi siti di file sharing Megavideo e Megaupload nel tentativo di infliggere un duro colpo alla pirateria. L’assenza dal web dei due giganti si è fatta sentire, limitando certo la fruizione non propriamente legale di milioni di utenti, ma anche lo spirito di condivisione di file alla base di questi progetti.
Il 19 gennaio 2012 l'Fbi chiudeva i due giganti del file sharing, Megavideo e Megaupload
Girando sul web, è facile rintracciare degli esemplari in tutto e per tutto simili agli ormai ex-dominatori nel campo. Le differenze, più che nel funzionamento e nelle possibilità, sono soprattutto sulla popolarità e sul numero di utenti, nonché sulla qualità dei contenuti. E’ possibile però redigere una breve lista di alcune delle realtà più interessanti ad oggi presenti nella categoria del file sharing.
Uno tra i più conosciuti, molto utilizzato già ai tempi di megavideo, non richiede registrazione. Anche qui però sono stati aumentati i controlli in seguito alla fatidica data e molto materiale è stato cancellato.
Alternativa molto interessante, forse una delle migliori ad oggi presenti. La registrazione gratuita permette di accedere ai contenuti in streaming e di caricare file in upload fino a 2GB.
MOVSHARE
Consente di caricare file fino a 400MB a chiunque. Gli utenti registrati devono scaricare il DivX Web Player per poter vedere i contenuti in streaming.
Siti non molto diversi da questi sono presenti sul web, ma di certo nessuno ad oggi ha saputo raggiungere la popolarità di Megavideo e Megaupload, soprattutto a causa delle stesse leggi anti-pirateria che hanno portato alla chiusura dei due colossi. Sono passati quasi tre mesi e non sono ancora arrivate le attese contromosse, né girano voci su possibili novità, anche perché il popolo di internet sembra ormai aver digerito il sonoro rimprovero delle autorità.