È ormai uso e costume della televisione italiana dipingere la donna come una povera inferma, piagata da ogni tipo di disturbo fisico e/o psicologico. Si tratta di un piano diabolico, supportato dall’angosciante frequenza con cui gli spot che inneggiano alla donna infetta vengono trasmessi e, soprattutto, dalla scelta dell’orario della messa in onda : rigorosamente ore pasti.
A tutti sarà sicu
E questa è solo una delle tante pubblicità in cui la donna, per secoli musa dei più grandi poeti, celebrata e venerata al pari degli angeli, viene trasformata in uno stupido involucro il cui unico problema è fare la gara con la vicina per chi ha il bucato più bianco.
Tra i tanti spot che demoliscono un’immagine femminile, già di per sé precaria oggigiorno, la fanno da padrone senza ombra di dubbio quelli degli assorbenti. Ingegnosi e raccapriccianti al tempo stesso. Le donnine protagoniste sono in genere ragazze che saltellano in giro per la casa, o per la città, che fanno la ruo
Ma non c’è perdita o ciclo mestruale senza uso di un corretto detergente intimo.
La telepromozione (per citare il defunto Mike Bongiorno) più affascinante è quella organizzata a mo’ di statistica: “15 donne su 100 ieri sera hanno fatto l’amore. 53 donne su 100 hanno letto sm
Non sottovalutiamo però anche la donnina in verde che ama la freschezza e si passa un cubetto di ghiaccio sul collo prima di correre nel bagno (en pendant con la sua biancheria) per farsi un bel bidè mattutino. Poi, con un berlusconiano sorriso a trentadue denti e dopo aver schizzato acqua dappertutto, ci comunica che nel suo intimo c’è Chilly. Contenta lei… Ahimé, qualunque donna abbia mai usato Chilly al mentolo ne conosce bene gli effetti nefasti. E c’è davvero poco da ridere.
Sempre rigorosamente durante il pranzo o la cena, il film o il tuo telefilm preferito saranno interrotti da spot in cui vengono portati all’attenzione di tutti altri problemi delle donne.
Tuttavia, non finisce qui. Il boicottaggio dell’immagine femminile prevede anche altro.
Mestruazioni da panico, perdite di urina, pruriti e vaginiti si uniscono ad ulteriori disturbi, come la stitichezza, il conseguente gonfiore addominale o la flatulenza. Ed ecco che si moltiplicano gli spot che ci propinano soluzioni a base di presunti batteri “actiregularis” e supposte effervescenti.
Alla luce di ciò, la donna comune viene mostrata come un androide pieno di maniacali fobie, una SuperVicky con innumerevoli difetti di fabbrica, che può ispirare nell’uomo medio ribrezzo e terrore. Come nel Medioevo. Immaginare una Belen che si gratta le pubenda e che al mattino si sveglia con una macchia sul pantaloncino del pigiama non fa proprio bene alla sessualità del maschio.
Sarà per questo che Luca era gay, poi stava con lei e ora è di nuovo gay?
Un ringraziamento particolare va’ ai consigli per gli acquisti.
Se non ci fossero, io forse ora non saprei che la cellulite è una malattia
che si può curare SOLO con Somatoline.