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La Tv di Stato ci porga le sue scuse!

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

“qui la donna è considerata a tutti gli effetti un essere inferiore: viene delegata a incarichi d’importanza minima, come per esempio informare dei programmi della giornata; ed è costretta a farlo in modo mostruoso, cioè con femminilità. Ne risulta una specie di puttana che lancia al pubblico sorrisi di imbarazzante complicità e fa laidi occhietti. Oppure viene adoperata ancillarmente come “valletta” (al “maschio” Mike Bongiorno e affini)”

Queste sono le parole di Pier Paolo Pasolini circa il ruolo delle donne in tv. Sono passati quarant’anni eppure nulla è cambiato, le donne continuano ad essere trattate come degli esseri inferiori a tutti gli effetti.

Questo è almeno quello che vediamo nel 95% dei programmi televisivi trasmessi nelle reti pubbliche e private, dove la donna è impiegata come una “cornicetta” muta o stupida, totalmente subordinata ad una figura maschile che si pone come dominante poichè gli viene affidato il programma nell’80% dei casi. Avvilente è lo stato d’animo di gran parte delle telespettatrici dopo la visione di un servizio di Vincenzo Mollica sul TG1, che è stato registrato dalla campagna Donne e Media (il video è quello che ho postato, visionato da 12.000 persone) dell’associazione Pulitzer che si batte per la libertà di stampa e i temi sociali come l’uguaglianza.

L’associazione lancia un’iniziativa: una lettera da sottoscrivere e da inviare alla direttrice generale Lorenza Lei, affinchè il servizio pubblico chieda scusa a tutte le donne. L’iniziativa sta facendo il giro della rete ed è già stata sottoscritta da circa 700 persone, sopratutto donne ormai stanche di essere rappresentate in quel modo.

Che il silenzio delle donne stesse iniziando a rompersi? E’ ormai sotto gli occhi di tutti che essere rappresentate in questo modo è anticostituzionale ed è un ostacolo all’affermazione delle pari opportunità, sono contenta che l’ondata di dissenso si stia rivolgendo anche alla televisione allo stesso modo di quanto abbiamo fatto in quasi tre anni contro la pubblicità sessista.

Certamente, il contributo più grande ad abbandonare questo silenzio è stato quello di Lorella Zanardo con “Il Corpo delle Donne” e dico anche geniale perchè Lorella ha utilizzato le stesse immagini della tv, le stesse alle quali eravamo asuefatte. Sarebbe inimmaginabile tutto ciò senza il contributo di Lorella.

E’ un dato di fatto che ormai la televisione abbia condizionato a tal punto l’immaginario italiano che noi donne ormai veniamo trattate come degli oggetti anche nella vita reale, come nel lavoro, in famiglia e nel rapporto con l’altro sesso. Mentre pochi anni fa questo trattamento trovava consensi da parte delle donne, condizionate a tal punto da introiettare su di esse uno sguardo e un modo di pensare piuttosto maschile, ora non ci stiamo più, vedesi le donne di Meridiana Fly che protestano contro l’imposizione della dieta e della divisa sexy da parte della compagnia aerea, chiedendo pari trattamento con i colleghi maschi (particolare inquietante è che questa discriminazione delle lavoratrici è stata imposta da una donna!).

Che siano le stesse che oggi aderiscono all’iniziativa chiedendo alla Rai un risarcimento d’immagine? Che le donne ormai abbiano smesso di introiettare su di esse gli sguardi maschili? Che le donne siano ormai stufe di essere trattate come oggetti? Che sia in atto un risveglio del femminismo e di una nuova coscenza di sè stesse? Si chiama autostima!

Che Sanremo non abbia trovato qualche donna italiana disposta a ricoprire il ruolo di oggetto e abbia impiegato sulla straniera potrebbe essere un dato posivito per il fatto che le donne italiane non ci stanno più ad essere trattate come oggetti ma un dato negativo perchè la Rai (e Mediaset) non ne vuole sapere di abbandonare questa tendenza nonostante il dissenso delle donne e come se non bastasse sfrutta le donne dell’est Europa allo stesso modo di un italiano che si reca in quei Paesi per cercare una moglie poco emancipata. C’è proprio da aspettarselo da una Rai che fa continuamente una propaganda sessista a nostri danni!

Noi aderiamo all’iniziativa in veste di blogger e invitiamo alle nostre lettrici e ai nostri lettori a firmarla con noi. Ecco la lettera:

Gentile Direttrice generale della RAI Lorenza Lei,

Le scriviamo per il Suo ruolo istituzionale di Direttore generale dalla RAI ma, ancora prima e soprattutto, in qualità di Donna.

Il 25 gennaio 2012 al TG1 delle 20.00 è stato trasmesso un servizio giornalistico offensivo e umiliante nei confronti di tutte le donne italiane e dei cittadini che pagano il canone per ricevere un servizio pubblico. Stiamo parlando del servizio realizzato dal giornalista Vincenzo Mollica dal titolo “La donna dell’Ariston” nel quale Gianni Morandi e Rocco Papaleo presentano Ivana Mrazova, la valletta della prossima edizione del Festival di Sanremo. Nel vederlo – è inserito in calce alla presente – si renderà conto che si tratta non solo di un pessimo esempio di informazione televisiva, ma di un vero e proprio schiaffo alla dignità delle donne. Come in un film che abbiamo già rivisto tante volte, e che siamo stanchi di vedere, la ragazza bella, giovane, straniera e inesperta, come una stupida bambolina viene rimbalzata tra i due uomini affermati, che le dicono che cosa deve fare e che cosa deve dire. Una bella marionetta senza testa che per muoversi e parlare ha bisogno di due abili burattinai che hanno tre volte la sua età.

   Noi sottoscritti firmatari chiediamo, come “risarcimento di immagine”:

Che Lei prenda pubblicamente posizione contro questo umiliante servizio prodotto dalla sua azienda e che il TG1 delle 20.00 offra uno spazio adeguato ai giornalisti che lo hanno realizzato ed ai due conduttori per scusarsi pubblicamente con le donne italiane;

Che vengano immediatamente poste in essere tutte le iniziative necessarie perchè vengano rispettati standard giornalistici degni di un servizio pubblico, nel pieno rispetto dell’immagine e del ruolo della donna. In mancanza, ferma la nostra azione presso tutti i media atta ad ottenere quanto sopra, annunciamo sin d’ora che ci attiveremo presso tutte le sedi competenti, inclusa la Commissione Parlamentare di Vigilanza Rai, al fine di ottenere una adeguata risposta

Ps: non sotoscrivete qui ma seguite questo link: http://www.associazionepulitzer.it/appello-al-direttore-generale-della-rai-lorenza-lei

Mary



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