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Ho infatti scovato un altro paio di vecchie produzioni, un paio di vecchi sceneggiati, tra cui uno che non conoscevo nemmeno io.
Il mondo della televisione italiana è pieno di gemme e di sorprese inaspettate, un patrimonio del passato non indifferente. Peccato che le prime che sembrano essersene dimenticate sono proprio le nostre emittenti.
Pronti a ricominciare il giro?
E.S.P (1973)
Un altro sceneggiato fuori dagli schemi. Ancora una volta nato dalla volontà del regista Daniele D'Anza, un vero e proprio appassionato di Misteri, il regista televisivo più ossessionato dal Fantastico e dal paranormale.
Oggi siamo invasi da serie dedicate a sensitivi, "veri o presunti" che siano.
Più spesso presunti.
Ma nel 1973, la cosa non era poi così scontata.
Specie poi se si trattava di serial su persone realmente esistenti ed, all'epoca dei fatti, ancora viventi.
E.S.P infatti è l'adattamento televisivo di alcuni casi polizieschi, di alcune indagini affrontate dal sensitivo olandese Gérard Croiset più un adattamento, quasi documentaristico di una parte della vita del parapsicologo di Utrecht.
Figura molto discussa e contraddittoria quella di Croiset, un caso il suo, che ancora oggi divide gli esperti tra scettici e credenti. Di certo, quello di Gérald Croiset rimane un nome ancora popolarissimo, anche tra i semplici appassionati ancora pronti a riconoscere la reale capacità dell' uomo, nonostante le diverse prove e testimonianze dei numerosi fallimenti e delle predizioni sbagliate del "sensitivo".
Inoltre, in anni piuttosto recenti sono arrivate le conferme della malafede praticata non da Croiset ma da parte di Wilhelm Tenhaeff, un altro parapsicologo, che con Croiset collaborò spesso durante molte indagini.
D' Anza, però anche in questo caso sceglie di seguire la via possibilista e dà un immagine positiva di Gérard Croiset e, perfino di Tenhaeff.
Probabilmente buona parte del merito dell'operazione deve essere data allo sceneggiatore Flavio Nicolini, un altro dei grandi dimenticati della storia della televisione italiana.
Pur essendo uno sceneggiato minore, anche E.S.P ebbe un buon successo di pubblico: le quattro puntate trasmesse tra il maggio ed il giugno del 1973 richiamarono l'attenzione di molti telespettatori, al punto che la RAI, fedele alle sue abitudini del tempo, realizzò una quinta puntata, uno speciale intitolato A Proposito di E.S.P sui vari "dietro le quinte" della produzione.
Nello sceneggiato Gérard Croiset ha le rassicuranti fattezze del grande Paolo Stoppa, mentre Wilhelm Tenhaeff è interpretato dal genovese Ferruccio De Ceresa. E.S.P. dalla sua, inoltre può vantare la partecipazione di molti dei grandi caratteristi del Cinema e della Televisione italiana degli anni 70s: attori come Claudio Cassinelli; il friulano Omero Antonutti ed il lituano- francese Jacques Sernas da sempre molto attivo anche nel nostro paese.
E.S.P è stato replicato una prima volta nel 1980 e più recentemente riproposto in DVD dalla Fabbri.
Indubbiamente la parte fantascientifica è secondaria rispetto a quella gialla, però non potevo resistere; E.S.P andava segnalata in questo elenco.
Anche solo per la psichedelica sigla strumentale realizzata grazie al massiccio impiego del Theremin.
LA TRACCIA VERDE (1975-1976)
Dallo sceneggiato precedente, La Traccia Verde eredita lo sceneggiatore Flavio Nicolini. In questo caso però l'elemento fantascientifico è molto più chiaro e lampante.
Thomas Norton è un criminologo di Los Angeles, specializzato nell'impiego della macchina della verità durante gli interrogatori.
Il fallimento di una indagine mette, però a dura prova le convinzioni dello studioso convincendolo a ritirarsi.
Un avvenimento casuale spinge l'uomo a studiare il regno vegetale. L'impiego della macchina della verità sulle piante, sembrerebbe dimostrare il possesso di una sorta di coscienza e consapevolezza di sè da parte del regno vegetale.
Saranno proprio le piante a riuscire a svelare l'identità dell'assassino di una persona legata a Thomas Norton?
Per la regia dell'anonimo Silvio Maestranzi, La Traccia Verde si sviluppa in sole tre puntate potendo vantare un Cast di buon livello: Thomas Norton è infatti l'attore teatrale Sergio Fantoni, in più si assiste al ritorno alla fantascienza di Paola Pitagora, l'eroina di A Come Andromeda.
In ruoli minori invece compaiono il futuro habituè dei film horror di Lucio Fulci (ed in seguito però, presenza costante in fiction come Incantesimo ) Paolo Malco e la star decaduta Lilla Brignone.
Inutile dire che anche questo sceneggiato è stato recuperato su supporto digitale solo di recente, dopo nemerosi anni d'oblio.
A questo punto si potrebbe pensare che solo negli anni 70s la televisione italiana abbia trasmesso programmi di fantascienza, vero?
Beh, non è stato proprio così.
Ed è qui che arriva la sorpresa.
OPERAZIONE VEGA (1962)
Eh, già!
Questo non lo conoscevo nemmeno io; difficile reperire informazioni in proposito in rete e nemmeno sulle pubblicazioni specializzate.
Per quanto ne so, non è mai stato nemmeno mai pubblicato su VHS o DVD (anzi neppure in Superotto). Di tanto in tanto lo replica RAI3 in orario notturno, ma la cosa si ferma quì.
Tratto da un dramma radiofonico di Friedrich Dürrenmatt, Operazione Vega ha una trama che risente molto del clima di guerra fredda del dopoguerra:
A bordo della nave spaziale Vega, il ministro degli Affari Esteri di una delle due confederazioni che si sono spartite il Pianeta Terra sbarca su Venere, nel tentativo di convincere gli abitanti, tutti terrestri deportati, ad una improbabile alleanza in previsione di un nuovo conflitto. Il Ministro vorrebbe infatti convincere i fuoriusciti ad abbandonare Venere per far posto ad una nuova struttura militare.
I deportati, però non si dimostrano troppo entusiasti di tornare sulla Terra.
Operazione Vega è un atto unico che dura 74 minuti, il regista è il grande Vittorio Cottafavi - una vera e propria garanzia -lo stesso che una decina di anni dopo girerà il capolavoro A Come Andromeda. Tra gli interpreti troviamo invece veri e propri mostri sacri come Arnoldo Foà; Gastone Moschin e Aldo Giuffrè tutta gente che ha fatto la storia del Teatro e della Televisione italiana.
Il pubblico dell'epoca, a quanto pare, non gradì molto.
Dovettero passare anni prima che la RAI tornasse alla fantascienza per spettatori maturi.
Ma quella RAI, quella degli anni 60s, però non rinunciò del tutto al genere, semplicemente fece una scelta diversa creando tutta una serie di programmi per telespettatori più giovani, all'interno della Tv dei Ragazzi.
Semmai ci sarà una terza puntata di questo post parleremo proprio di queste produzioni.
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