Nella foto un’equilibristica metafora della libertà. Normalmente lo sciopero della firma è uno degli strumenti usati dal giornalista per protestare, con gesto invisibile che però i lettori attenti comprendono. È un modo di lottare che non danneggia il giornale, cui i giornalisti normalmente si sentono visceralmente attaccati, e dà un segnale all’editore. Lo si usa individualmente, per questioni personali, di princìpio.
A Mondo Padano no. Mondo Padano è riuscito a capovolgere anche questa manifestazione di protesta. È l’editore che protesta contro il giornalista impedendogli di firmarsi.
Fabrizio Loffi, giornalista professionista, non ha commesso errori. La notizia su PubliAeventi è vera ma dà fastidio ad Antonio Piva, editore del giornale La Provincia. Che colpa ne ha Loffi se la Guardia di Finanza esiste e indaga? È stato Loffi a non rendicontare o qualcuno di PubliAEventi sotto la responsabilità guarda caso di Piva? La responsabilità chiaramente è di Piva. Il Comune ha versato 100mila euro all’amico editore, presidente anche di PubliAEventi, per il Festival di mezza estate, e PubliAEventi ancora non ha presentato il rendiconto. Non ha cioè dimostrato come ha usato quei soldi. Quando saremo degni di saperlo?
Il prossimo passo potrebbero essere le punizioni corporali? O lo sciopero dell’editore contro i giornalisti?