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Altre considerazoini sui decrescenti e gli amanti della Terra saltoquantisti

Creato il 12 luglio 2015 da Nwotruthresearch

Altre considerazoini sui decrescenti e gli amanti della Terra saltoquantisti

Molti fuffaroli decrescenti che propagandano la cosiddetta età dell'oro del "quanto si stava bene" prima della nostra età completamente maledetta, lo fanno tramite il loro computer collegato a internet, al calduccio all'interno delle loro case "dannate" fornite di opere del diavolo consumista come frigorifero, lavatrice ed altri accessori tecnologici "degradanti della razza umana"; se non bastasse questo, costoro sono anche disposti a spostarsi con automobili, treni e aerei, altre opere del diavolo, pur di propalare la loro fede; comunicano poi con twitter, smartphone e tablet la loro superiorità morale rispetto a coloro che si accalcano a comprare l'ultimo modello di iphone.

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Poi ci sono quelli che, tramite i loro siti internet antizetareticoliani e antisciechimiche, innalzano le opere d'arte dei tempi passati, dove, per lo più, gli artisti potevano esprimersi solo attraverso le commissioni e la protezione del potere autoritario di turno (e il Cavaliere di Cristo Gian Lorenzo Bernini fu un esempio si asservimento dell'arte al potere Vaticano); secondo costoro, in queste epoche, gli uomini vivevano certo in condizioni paradisiache rispetto all'odierna dannazione della fantomatica e misteriosa interferenza aliena; costoro, insomma, hanno quasi sempre uno stile di vita medio alto, un reddito sicuro da lavoro o da pensione, o sono in qualche modo mantenuti; quindi, non soffrono certo la fame e usufruiscono di tutti i vantaggi e i confort di questa società a loro dire dannata; e da tali posizioni privilegiate, questi radical chic stigmatizzano tutti poveracci dell'umanità, a loro dire decadente (o non elevata spiritualmente alla settima dimensione quantica), che con i loro risparmi da lavoro magari si comprano un'automobile o una tv e non prestano attenzione alle dannate scie chimiche, facendogliene una colpa degna delle più tremende fiamme dell'inferno inquisitorio, una colpa senza alcuna attenuante. C'è da dire che fino a qualche anno fa il mio modo di pensare non era molto dissimile a quello di tali fuffaroli; ma poi, leggendo la storia, ho capito quanto fosse sbagliato; il problema non è la tecnologia, il benessere o l'industria produttiva (con i suoi pregi e difetti, ma passibile di miglioramento), il problema è il loro uso da parte di un'elite e la concentrazione di potere nelle banche, nelle multinazionali e nei governi, operato per mezzo di acquisizioni e fusioni di giganti bancari ed industriali; e seguito dalla concentrazione del potere politico in organismi sovranazionali non eletti da nessuno. Il problema non è l'istruzione; l'Italia è un caso patologico di sottofinanziamento e distruzione della scuola pubblica, ed è molto indietro rispetto ad altre nazioni più sviluppate ( specie come numero di laureati); ma l'istruzione pubblica ha sollevato molti dalla completa ignoranza e superstizione nei confronti dei dogmi vaticani. Bisogna tenere a mente questo quando i decrescenti ci dicono che vogliono ritornare all'età dell'oro senza la "dannata" scuola pubblica e condannano l'attuale umanità "decadente". Guardate questo grafico sulla percentuale di analfabeti in Italia dal 1861 al 1991 e poi ditemi se era meglio restare alle percentuali di istruzione dei vecchi e gloriosi tempi passati quando la Chiesa dispensava i suoi sacramenti:

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Oppure guardate questo grafico, tratto dall'Enciclopedia Treccani online, dove è visualizzato, per mezzo di un grafico, il tasso di analfabeti in Italia dal 1881 al 2001

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Cari bloghettari libertari, descrescenti e benestanti, in quanti avrebbero letto le vostre condanne fuffa della rigida, incivile e "satanica" scuola pubblica o dell'odierna umanità decadente (ricalcando il perfetto stile gesuitico di Ivan illich) se il tasso di alfabetizzazione in Italia fosse restato quello del 1861? La scuola pubblica, è ovvio, non vi insegna tutto, ma, se ben strutturata all'interno di una società più o meno libera e democratica, vi fornisce le basi della lettura, della scrittura e del far di conto; basi su cui poi potreste sviluppare ogni successiva evoluzione del pensiero critico (che nel vostro caso non è avvenuta).

Quindi, cari amici, il fatto che altri fuffaroli come voi leggano le vostre stronzate su internet, lo dovete primariamente alla capacità di lettura imparata "coercitivamente" nella scuola pubblica.

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Quella scuola che adesso viene distrutta sempre di più, con buona pace di Illich...

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a tutto vantaggio delle scuole private catto-gesuitiche che sfornano la classe dirigente che poi ci assoggetta.

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E' chiaro che i discorsi gesuitici di Illich (e dei suoi seguaci come
Marcello Bernardi) sulla benefica distruzione della "incivile" scuola pubblica non erano poi così disinteressati o campati in aria (Illich, ricordiamolo, studiò alla Pontificia Università Gregoriana dei gesuiti, mica era uno straccione come noi che andiamo nelle Università pubbliche). Ci avete mai pensato? Cioè, avete mai avuto un pensiero indipendente oltre a quello copiaincollato da altri???

Il benessere, oltre ad sollevato molti di noi dalla fame, ha dato anche il tempo, a tutti i fuffaroli benestanti di questo mondo, di propalare, attraverso il loro fighettino sito web frutto del progresso tecnologico, il loro odio dei risultati positivi raggiunti dalla razza umana. Risultati che non sarebbero stati raggiunti se il potere fosse stato concentrato solo ed esclusivamente nelle mani del Vaticano. Risultati che si devono anche attribuire ai progressi dovuti alla riforma protestante e alla rivoluzione scientifica; risultati che poi il Vaticano ha piegato a suo vantaggio, acquisendo nuovamente potere a livello mondiale, distorcendo il progresso e incentivando il militarismo per sterminare, per mezzo delle nuove crociate vaticane dei Cavalieri di Malta e della Cia gesuitica, tutti gli eretici di questo mondo, al fine di costruire il nuovo Sacro Romano Impero. La geoingegneria (che è un fatto reale, da noi spesso documentato, quindi i fuffaroli alienoidi e saltoquantisti se ne stiano in pace perché non la stiamo negando) è un altro esempio di uso distorto, ad opera del potere militare industriale controllato dal Vaticano, di una tecnologia fin troppo umana (altro che zetareticoliana). Lo stesso potere Vaticano che adesso, per mezzo del suo Club di Roma () ci propone la sua decrescita "felice" nei monasteri; decrescita che, volenti o nolenti, siamo costretti a sperimentare anche per mezzo delle gesuitiche politiche di austerità, distruttrici di welfare e lavoro, portate avanti dal potere euro-vaticano. Intanto, mentre gli altri, compreso il capo della Vaticano&Gesuiti S.p.a., la multinazionale più ricca del mondo, straparlano di consumismo e società opulenta, ecco cosa succede:

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Sempre meno figli per gli italiani. Calano infatti le nascite, per la prima volta anche fra le mamme straniere che finora hanno tenuto alto il livello demografico del nostro paese, e calano anche i decessi. Cinquemila neonati in meno nel 2014 rispetto all'anno precedente e circa 4 mila morti in meno. È il quadro demografico tracciato dall'Istat in un rapporto in cui sono stimati gli andamenti nel 2014 e in cui si sottolinea che il tasso di natalità è "insufficiente a garantire il necessario ricambio generazionale". La popolazione residente ha raggiunto i 60 milioni 808 mila residenti (compresi 5 milioni 73 mila stranieri) al primo gennaio 2015 mentre i cittadini italiani continuano a scendere - come ormai da dieci anni - e hanno raggiunto i 55,7 milioni (-125 mila rispetto all'anno precedente).

Nascite e morti

Sono 509 mila le nascite, il livello minimo dall'Unità d'Italia. I morti sono 597 mila unità. Il tasso d'incremento naturale è di 1,4 per mille. Il numero medio di figli per donna è pari a 1,39, come nel 2013 (nel 2010 era 1,46) a fronte di una media Ue di 1,58 (2012); per le straniere 1,91 (a queste è attribuito il 19% delle nascite totali), nel 2013 era il 2,1. L'età media al parto sale a 31,5 anni. Il tasso di natalità è di 8,4 per mille (era 8,5 nel 2013); al Trentino Alto Adige il primato per natalità (9,9), segue la Campania (8,9). Agli ultimi posti la Liguria (6,9) e la Sardegna (7,1). In Liguria anche il più alto tasso di mortalità (13,2 per mille).

Date un occhio anche a questo articolo tratto da Il Tirreno Toscana:

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Crisi, mai così pochi nuovi nati in Italia
Il 2013, con una stima tra i 510mila e i 515mila nati, segna il punto più basso di una secolare serie storica: in un Paese che ha toccato il 12,7% di disoccupazione, 41,6% per i giovani, e le politiche familiari sono poco generose, gli italiani rimandano quando non rinuciano all'idea di allargare famiglia, le donne diventano madri sempre più tardi e i nuclei familiari si assottigliano.
Gli italiani hanno rinunciato a fare figli. Il 2013 ha segnato, come nascite, il punto più basso di una secolare serie storica: sono nati meno bambini di quanti ne nascessero negli anni della seconda guerra mondiale. Non che manchi il desiderio. Ma il lavoro è perennemente precario, c'è l'affitto da pagare e il futuro non sorride più. Si registra, da Bolzano a Roma, il triste sollievo di chi si sente fortunato per non avere in casa un neonato da crescere solo perché libero anche dall'ansia di non riuscire a mantenerlo. L'amarezza di donne che rimandano, di contratto a tempo in contratto a tempo, l'idea della maternità inseguendo il miraggio di un posto fisso. La fatica di chi va controcorrente, come le famiglie numerose, che occupano percentuali sempre più basse delle impietose statistiche sui nuovi nati e che raccontano di scelte coraggiose ripagate con vite certo piene ma costellate di affanni, rinunce e scarsa attenzione da parte di chi governa. Sono storie di coppie e famiglie in tempo di crisi, in un Paese in cui a un tasso di disoccupazione che ha toccato il 12,7%, il 41,6% per i giovani, si somma una politica familiare ben poco generosa.
[...]
Legame tra calo nascite e disoccupazione. Il nesso tra rinuncia a diventare genitori e precarietà economica salta agli occhi guardando un grafico realizzato su dati Istat che mette in relazione nascite e disoccupazione in un arco di tempo che va dal 2001 al 2013

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Un Vaticano che, anche per mezzo dei suoi fidati democristiani e istruiti dai gesuiti alla guida dell'UE, adesso vuole farci tornare alla vecchia "età gloriosa" della povertà di massa e delle superstizioni sacerdotali; e la new age Teilhardiana, adoratrice della Terra, saltoquantista, zetareticoliana e rettiliana è la nuova superstizione religiosa che verrà somministrata, all'interno del nuovo ordine mondiale vaticano gesuitico, a tutti i poveracci meticci e globalizzati impossibilitati a fare figli, a costruirsi un futuro e a metter su famiglia con un reddito certo da lavoro, ma che però, gli verrà detto, così facendo, salveranno la Terra, quel povero organismo vivente che, per usare le parole dello sterminazionista new age James Lovelock, noi"litigiosi animali tribali sempre pervasi da sogni di conquista" avremmo assoggettato. I fuffaroli che adesso condannano in toto il progresso sono quelli che decantano una fantomatica età dell'oro, con una glorificazione dei bei vecchi tempi andati ( che non hanno mai vissuto di persona); un'esaltazione che gli addolcisce sempre la realtà unicamente demoniaca che loro sperimentano; una celebrazione di età passate che è anche il frutto di testimonianze artistiche che soffrono di una distorsione di classe; a tal proposito, e per finire, leggiamo un brano citato nel libro di Simonetti dal titolo Contro la decrescita (un libro con pregi e difetti, ma molto lucido riguardo a certe argomentazioni dei decrescenti):

siamo indotti a dimenticare la povertà dilagante di altri tempi anche grazie alla letteratura, la poesia, i racconti e le leggende che celebrano coloro che vivevano in condizioni di benessere e tacciono su coloro che vivevano nel silenzio della povertà. L'epoca della miseria è stata mitizzata e puo' anche essere ricordata come l'età dorata di una bucolica semplicità. Ciò che in realtà non fu mai.

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