ma quando i vent’anni passano, un figlio smette di essere materiale da sogno.
michela murgia.
diventare madre. per alcune una scelta quasi obbligata, vuoi per convenienze sociali e imposizioni familiari -nonostante siamo sbarcati tutti quanti nel nuovo millennio! per altre la maternità invece avviene per puro caso, uno scherzetto del destino, diciamo così, ma per altre ancora la gravidanza resta un desiderio quasi impossibile da realizzare. io la vedo così : oggi esser madre, anche solo il pensarlo, è una scommessa con te stessa.
e sono tante le donne le cui storie vivo attraverso internet! tanti fili di speranza, intrecci di pazienza e di lacrime, di gioie e di dolori. donne con nomi esotici o quotidiani, che scrivono di sè e dei loro mondi con semplicità disarmante, cascate di parole fresche e genuine, piccoli squarci aperti sulle loro anime.
mi immedesimo nel percorso di vita di ognuna di loro, nei frammenti dei loro battiti e nei riflessi delle loro emozioni. penso all’ingiustizia imperante e assoggettante di questo pianeta, alla natura molto spesso dispotica e matrigna, alle negazioni castranti e ai progetti incompiuti. e penso alla loro forza d’animo, una forza d’animo che io molto spesso non ho e che perdo strada facendo, perchè nel mio esser madre sono divorata spesso e volentieri da un senso di colpa madornale. perchè essere una mamma sufficientemente buona non è quel che si dice un gioco da ragazzi! spesso mi dò delle severe autovalutazioni: quanto valgono le mie pratiche di accudimento figliesco ( e qui sono ancora sinceramente alla fase primi passi!), quanto coerenti i miei spunti di giochi ed attività educative, quanto vale la mia presenza fisica che pretendo costante ma non asfissiante al suo fianco, quanto…quanto?
è forse anche vero che con me stessa sono un po’ troppo esigente, ma è nel mio carattere e non posso farci niente. però può darsi anche che un giorno risucirò a non sentirmi più così difettata, a capire che gli errori e gli incidenti di percorso sono occasioni di crescita e di risate e non tragedie greche formato famiglia.
perchè come ho avuto la
possibilitàfortuna di leggere su kosenrufu mama il senso di esser madre è proprio questo …
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