Complimenti alla libreria Altroquando di corso Vittorio Emanuele 143 (e già, vi scrivo pure il numero civico). Sì, complimenti. Perché ieri hanno dimostrato di saperci fare col marketing.
“I Love Milingo” è già diventato un tormentone su Facebook, dove molti utenti si sono subito premurati a sostituire la propria faccia con lo slogan che ieri è stato esposto durante la visita del Papa a Palermo.
Il perché? Solidarietà a chi non ha potuto esprimere la propria opinione, in nome della difesa della libertà di manifestazione del pensiero, dell’articolo 21. In più, messaggi di lotta contro la Digos, naturalmente fascista.
Obiettivo centrato e con bravura: bisogna lodare sempre chi sa farsi ottima pubblicità, non spendendo neanche un centesimo di euro.
Una mossa studiata a tavolino, proprio per ottenere ciò che poi è stato ottenuto. Non una provocazione, quindi. Ma una strategia mirata a creare rumore, a concentrare l’attenzione su di sé.
La libreria ha gettato l’amo ed i pesci hanno abboccato. Tanti, tutti difensori della democrazia calpestata.su un piatto di terracotta. Che disperavano per trovare un difetto alla giornata del Papa a Palermo. Ed alla fine gli è stato servito
Adesso c’è da attendersi che la strategia pubblicitaria di Altroquando faccia breccia negli altri commercianti.
C’è una protesta dei precari che lamentano di non avere speranza nel futuro, che passa per via Ruggero Settimo? I negozi di abbigliamento più in potrebbero esporre slogan del tipo: “Sconto del 50% ai possessori di una carta di credito“.
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