ÁLVARO SOLER - El Mismo Sol Trasmesso a frequenza imbarazzante dai network nazionali, il singolo di esordio di Álvaro Soler ha tutte le carte in regola per diventare la colonna sonora della bella stagione. Piace perché ha tutto ciò che l'italiano medio comunemente associa alla Spagna: ritmo incalzante perfetto per gli esercizi di acqua gym nei villaggi vacanze, riferimento al sole, allegria allo stato puro. In più lui è anche giovane e belloccio, il che - si sa- non guasta mai. Come spesso accade per chi viene prescelto a ricoprire il ruolo di "tormentone" da noi, in Spagna Álvaro non sembrano al momento filarselo granché. In effetti, si potrebbe dire che la Spagna (anzi, la Catalunya) sia poco piú che il luogo che gli ha dato le origini: figlio di genitori spagnoli e tedeschi, é nato a Barcellona ma é cresciuto in Giappone, per poi trasferirsi stabilmente a Berlino. Tedesca é anche la produzione dietro a "El Mismo Sol" che, distribuito dall'etichetta Universal, anticipa l'album in uscita il prossimo 16 Giugno. Il cantautore, di 24 anni, è stato scoperto sul web e deve il suo successo alla Francia, dove il suo primo singolo ha iniziato a girare prima di approdare da noi. Per questo e per le sue origini multietniche è stato paragonato nientemeno che a Manu Chao.
>> VI PIACERANNO ANCHE: Se amate "El Mismo Sol", provate ad ascoltare anche gli Efecto Pasillo (originari delle Canarie, è appena uscito in Spagna il loro nuovissimo singolo Cuando Me Siento Bien. L'anno scorso hanno suonato per la prima volta in Italia al LatinoAmericando di Milano). Incontreranno il vostro gusto anche El Pescao, da me citatissimo ed amatissimo, attualmente in tour con l'ultimo album "Ultramar" (vi piaceranno soprattutto Azul Y Blanco e Pachanga), la Pegatina (il loro ultimissimo singolo, di recente uscita, è Heridas de Guerra ) ed El Tambor de La Tribu, gruppo guatemalteco di cui vi suggerisco Camino a Tu Corazón. NATALIA LAFOURCADE - HASTA LA RAIZ Cantautrice, produttrice, arrangiatrice, polistrumentista, stilista e filantropa messicana, Natalia Lafourcade è famosissima nella sua terra natia. Il suo estremo talento, unito alla semplicità e ad una vena un po' hippie, l'ha portata negli anni a suonare su palchi di tutto il mondo, dal Giappone all'Europa, passando per gli States. "Hasta la Raíz", anticipato dal singolo omonimo e giá ascoltabile integralmente su Spotify, é il suo sesto album di studio ma il primo che - finalmente! - la porta all'attenzione delle radio italiane. A distribuirlo é Sony, che riporta nella nota di presentazione una dichiarazione esaustiva della cantante in merito a quest'ultimo lavoro: "mi sono data per prima cosa l'opportunità di analizzare quello che provavo", ha detto Lafourcade, "e lasciare che ciò che incontravo nei miei viaggi uscisse naturalmente. Ho viaggiato fino ad arrivare alle radici, entrando in contatto con ciò che sono e il luogo da cui vengo, con il Messico e la sua potente energia, con la mia anima e il mio cuore, connettendomi con la mia voce e lasciandola volare". Viaggi che l'hanno portata a trovare l'ispirazione tra Veracruz, Colombia, Cuba e Las Vegas per comporre quello che è stato definito il suo disco più viscerale. Natalia Lafourcade, che tra le altre cose è stata due volte nominata ai Grammy e ne ha vinto uno nella sottocategoria latina, presenta all'Italia una versione più intimista, profonda e raffinata dei brani che siamo abituati ad associare alla lingua spagnola. Un'operazione che mi ricorda quanto fatto anni fa con "Malo" di Bebe e, più di recente, con la cilena Ana Tijoux.
(NB: Da noi tendono a passare il lyric video, ma il videoclip ufficiale di "Hasta la Raíz" é questo qui sotto)
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Se amate "Hasta La Raíz" dovreste apprezzare l'argentina Julieta Venegas e, anche se non canta in spagnolo, il sound della brasiliana Ana Cañas: le tre artiste, peraltro, sono accomunate dalla partecipazione, in episodi distinti, al progetto "En Busca del Sonido del Viento": una serie di dvd che vedeva un gruppo di musicisti uniti in un viaggio anche musicale alla scoperta delle tradizioni e delle comunità autoctone meno conosciute dell'America Latina.