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Alzati. E cammina. Fatti una doccia, fatti uno scrub e esci. SUBITO.

Da Wummina @womenusersman
No, non così: così sembri la brutta copia della mamma di Alien. Fila a fare una doccia. Fatti uno scrub. Come non ce l'hai lo scrub? E chissenefrega se non ce l'hai! Prendi la farina gialla, due cucchiai, un po' di miele. Mescola tutto. Entra in doccia e spalmati di poltiglia dal muso in giù ogni centimetro di carne che trovi (le dosi sono per una stazza normale, se sei più, per così dire, morbida di una 42, più di una 44, più di una 48, beh, esci dalla doccia e vai a correre, che allo scrub ci pensiamo dopo). Strofinati come se volessi toglierti di dosso tutto quello che non ti piace. Quello che non piace a te e quello che pensi non piacesse a qualcun altro che è meglio grattare via subito.
Lavati. 
Mondati come una carota. 
Ferma un attimo: cosa sarebbe quello scempio di trascuratezza e foresta pluviale che vedo? Via tutto. Subito. Le ciglia e le sopracciglia sono l'unica peluria che ti concedo, da oggi in avanti.
Fatto? Brava. Vedi? Va già meglio.
I capelli ora. Anche il balsamo, per favore.
Poi asciugati come se non fossi tu. Non piangere. Su quelle spalle, fuori le tette: stai dritta. Sorridi. Di più! Sarà mica un sorriso quello, eh. Per cortesia. Sii seria. Noo, scherzavo. Basta esser seria. Ci hai rotto i coglioni, tu e la tua seriezza. Esci. Ah no, aspetta. Sei ancora biotta [="nuda"- NdA]. Incremati. E non dire che non hai la crema che lo sappiamo tutti che ce n'è per un esercito. Solo che non la usi più. Per lo meno non da quando... NO EH. BASTA. CI RISIAMO. Mi distraggo un attimo e ti riprecipiti nello sconforto. Concentrati! Seguimi. Ce la puoi fare. 
Metti la crema. Prendi la biancheria più sexy che hai. No, quel tanga grigio di tre taglie di più non lo definirei sexy. No il body no, che s'infila tra le labbra e poi è una tortura peggio della goccia cinese. Una cosa di pizzo ce l'hai? Eh? Vabbe. Per ora ci accontentiamo. Ma sappi che la prossima spesa non sarà un altro film sulla AppleTV. Ma una mutanda con reggi-tette coordinato da cardiopalma. Una che comprerai PER TE. Capito il concetto?
Cosa fai? Metti i collant? Sei scema? Toglili subito. Niente calze stasera. E nemmeno stivali. Non me ne frega niente se fa freddo, tu stasera esci con le Louboutine. Sì. Esatto. Quelle. Che ci si strozzi. Jeans? Sì. Può andare. Dolcevita? Se ci provi ti strangolo. Camicia. Ho detto. E orecchini.
Chiama le tue amiche. Adesso, non dopo. Chiama quelle a cui stai tirando pacchi da... fammi pensare... una cifra. Ecco. Chiamale tutte e dì loro che stasera vuoi provare a mettere il nasone fuori casa.
Fatto? Benone.
Ora via. Torna in bagno. Truccati.
Di più.
Sai essere moooolto più figa di così. Di più non vuol dire più roba: vuol dire meglio. Eyeliner. Rimmel. Matita nera sotto. Un filo di grigio sopra, un po' smoky, femme fatale. E lucidalabbra trasparente. Si, esatto, quello glossy che non hai mai messo perché avevi paura di dare un bacio a lui e restarci appiccicata come la carta moschicida.
COSA FAI ADESSO? Oh, ma non si può proprio dire niente che ti rimetti a frignare eh? Che zuppa che sei.
Via. Sei pronta.
Devi andare. Non. Guardare. Il. Divano.
Senti? Il telefono suona. Lui suona (il telefono, non lui, cretina!) e tu esci. Sì. Cara. Stasera tu esci. Perché si fa così, a uscirne. Si fa da fuori, mai da dentro.
E ora spicciati e scendi, che là fuori, da qualche parte, c'è un intero mondo che si fa i cazzi suoi. E non ti aspetta, ma se ci vai, giuro, che non morde.
Alzati. E cammina. Fatti una doccia, fatti uno scrub e esci. SUBITO.

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