Presso un mulino isolato, vive felicemente un mugnaio (Albert Steinrück) con la sua famiglia che, malgrado i sacrifici quotidiani, vive felicemente e senza preoccupazioni. Un giorno, però, giunge uno straniero (Erwin Faber) che con la scusa di aiutare nei lavori pesanti, trasforma il mulino in una base spionista nemica. Unico suo interlocutore è l’inquietante Troedler (Max Schreck), che sotto le mentite spoglie di un venditore ambulante controlla che l’uomo faccia il suo dovere. Lo straniero, infatti, viene accolto molto bene dalla famiglia e inizia a provare un debole per la bella Magda (Brigitte Helm) e solo con le reitarate minacce di Troedler, si convince a continuare il suo sporco lavoro di spia. Scoppiata la guerra, il mulino viene
Non racconterò il finale ma potete ben immaginarlo. Il senso generale, come detto, è quello di mostrare quanto la guerra sia futile e quanto, invece, l’amore e la fratellanza siano possibli e preferibili. Peccato che questo messaggio non sia stato ascoltato dai tedeschi, forse avremmo evitato la Seconda Guerra Mondiale. Il film, nonostante la sceneggiatura non eccelsa, è ben diretto e gli attori interpretano bene il loro ruolo. Purtroppo la copia in circolazione è a tratti poco chiara, con il risultato che molti particolari vengono perduti e quando le didascalie vengono sostituite da lettere scritte a mano, non si capisce assolutamente nulla. E la Fantascienza? Sinceramente lo ignoro, probabilmente più che Fantascienza dovrebbe essere un film fantastico, oppure dovremmo includere anche il Il Fabbro e il Primo Ministro nella fantascienza, cosa fare? In fondo si trattava semplicemente di un futuro possibile in caso di altra guerra, un futuro non troppo lontano e in fondo possibile, e quindi, leggendo il film da questo punto di vista, potrebbe rientrare nella fantascienza nel senso più ampio del termine. Al momento lo lascio nel progetto, poi si vedrà.
Per concludere nelle condizioni in cui è, Am Rande der Welt mi è sembrato un film che ha raggiunto solo parzialmente i propositi che si era prefissato, la speranza è comunque quella di poterlo vedere presto restaurato nella speranza di cambiare idea in positivo. Nel video sotto solo la prima parte è relativa al film, quindi non stupitevi troppo del cambio di scene e ambientazioni. Vi lascio a Max Schreck, buona visione!
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