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Amani wajane self help group, vedove con uno scopo

Da Castprogetti

66Non c’è niente di meglio che raccogliere soddisfazioni derivate dai propri sforzi. Questo non può non addirsi meglio al gruppo Amani Wajane, fondato da vedove che hanno fatto del produrre e vendere manioca (soprattutto farina) nel remoto villaggio di Madamani (Divisione di Vitengeni) la loro attività principale.
Il vigore e il lavoro senza sosta di queste donne eccezionali sono stupefacenti e fanno sfigurare la grande quantità di ragazzi che giornalmente si vedono inattivi sulle strade che i contadini di più esperienza conoscono palmo per palmo.
Tutto iniziò quando le donne rimasero vedove, senza lavoro e con l’intera famiglia a carico. “Quando mio marito morì mi lasciò con i bambini piccoli, ero devastata. Non sapevo cosa fare e da dove iniziare. Ero depressa e senza speranza. Ma da qualche parte dentro di me sapevo che il potere di cambiare il mio destino e quello dei miei figli era nelle mie mani. Dovevo prendere l’iniziativa, velocemente. Sapendo che non avrei potuto fare molto da sola, raccolsi 7 altre donne con cui condividevo lo stesso tipo di esperienza e insieme fondammo il gruppo Amani Wajane (vedove pacifiche)” racconta Raheli Mwenda Charo con un leggero sorriso di chi ha passato tempi duri.
Senza una vera educazione scolastica o professionale, ma dotato di un grande pezzo di terra, il gruppo si rivolse all’agricoltura. Quando, all’inizio del 2013, il progetto Mihogo di CAST presentò le varietà di manioca Shibe e Tajirika, il gruppo, già impegnato nella produzione di mais, apicoltura e allevamento di capre galla, non esitò ad accoglierle tra le loro attività agricole.
Dopo una serie di training su agricoltura in zone aride, selezione di varietà di manioca, produzione di manioca, gestione delle malattie della manioca, trasformazione della manioca e gestione di attività agricole a scopo commerciale, tutti facilitati da CAST, il gruppo non lasciò che le formazioni rimanessero solo nozioni. Invece, fecero un passo avanti e misero in pratica tutto ciò che avevano imparato durante i training.
amani wajane_scavo serbatoio per la raccolta di acqua piovana_30-03-15Il gruppo si tuffò nella trasformazione della manioca che cresceva nei loro campi e iniziarono a produrre manioca e essiccata e, da essa, farina di manioca, ancora prima di ricevere, a differenza della maggioranza degli altri gruppi coinvolti nel progetto, i materiali (un chipper manuale e un essiccatoio solare) che avrebbero reso la trasformazione un lavoro più leggero e in mezzo allo scetticismo del resto del villaggio sulla bontà delle varietà migliorate introdotte dal progetto.
L’incredibile tenacia del gruppo ha portato le donne associate a organizzare riunioni pubbliche (baraza), nel tentativo di guadagnare la fiducia della comunità nei loro prodotti a base di manioca. Come primi attori del cambiamento, i membri del gruppo iniziarono a usare la farina di manioca da loro prodotta nei loro pasti, invitando in seguito i vicini a condividerli.
Ad oggi il gruppo ha esaurito tutta la manioca piantata nelle stagioni delle piogge corte del 2013 e delle piogge lunghe del 2014 e si prepara ad aumentare per le piogge lunghe 2015 la superficie che sarà dedicata alle varietà migliorate da un acro a due, mentre ognuno dei 14 membri (1 uomo e 13 donne, di cui 7 vedove) sta preparando mezzo acro con lo stesso scopo.
“Siamo soddisfattissime del progetto Mihogo” dice Margret con un sorriso fiducioso “Nelle nostre case non manca più il cibo, i nostri bambini mangiano tre volte al giorno e con una parte del ricavato della vendita della manioca il nostro gruppo sta per comprare uno stock di sedie da affittare durante le cerimonie pubbliche”

Susan Juma
Responsabile del monitoraggio
Staff CAST Kenya


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