Dopo decenni e decenni di onorata programmazione, chiude quest'anno il cinema L.
La vecchia struttura, verdolina e vecchiotta, ospiterà quest' inverno alcuni spettacoli teatrali per trasformarsi poi ,il prossimo anno ,in una galleria commerciale. La concorrenza della nuova multisala dove il caffè è servito nei bicchierini di plastica e c'è sempre odore di pop corn, si è fatta sentire, eccome. La crisi, la mancanza di una scelta imprenditoriale decisa e di un politica culturale dell'Amministrazione hanno fatto il resto. Tra uno spettacolo e l'altro i vetri della bacheca sono già sporchi e le locandine dell'ultimo cinepanettone un poco scolorite.
Molti ricordi rimangono: tanti, tantissimi film, la camminata ticchettante dell' assessoressa detta Paperoga , tardona sempre impellicciata, mentre presenta il cineclub del Martedì, soffiando imperterrita sul microfono e passandosi la mano inanellata tra i capelli di un rosso improbabile, la piccola insegna luminosa con la parola toeletta, l'espositore delle caramelle, il panello luminoso , mai acceso, indicante primo, secondo, terzo tempo, intervallo. Una cosa che non scorderò mai sarà l'odore della vecchia sala , talmente particolare che non proverò neanche a descrivere.