Amarsi vuol dire amarsi anche quando si sta male.
Amare la propria malattia non vuol dire mettersi il cappotto, imbottirsi di aspirina, cortisone, antibiotici e uscire, dimostrando al mondo la nostra cattiva compagnia, il nostro malessere.
Amare la propria malattia vuol dire accoccolarsi in essa, per il piacere di sentirsi perduti, per ascoltare il proprio corpo, fermarsi a sospirare nel tempo.