Magazine Diario personale

Amarezza

Da Seretommyloredodo

Ci sono giornate in cui tutto gira storto. 
Ogni cosa é un capriccio, un litigio, un pianto.
Ci sono giorni in cui sei paziente, riesci a mediare, calmare, far sbollire gli animi.
E giornate invece in cui sei una scintilla pronta a scoppiare. 

Oggi é una di quelle. 
Dove TUTTO in realtà mi innervosisce e mi accende. Figuriamoci 2 bimbi capricciosi e urlanti. 
Che però non fanno altro che cercare ME incessantemente.
Ogni secondo. Per qualsiasi ragione. 
E non sanno poverini che più mi braccano e più mi accendono.

Arrivo a sera che mi manca l’ossigeno..letteralmente. 
E il mio cervello a quel punto mi abbandona definitivamente. 
Esce il peggio di me.
Urlo. “Minaccio”. Sgrido.
A volte scappa la sculacciata. 
E cosa ottengo? 
Urla ancora più forti. 
Pianti e grida disperate. 
Suppliche nei confronti del babbo.Perché ORA non vogliono più la mamma, vogliono il babbo.
Ovvio. 

Poco importa (a loro) di tutte le possibili attenuanti che hai.
Hai mal di schiena. 
Riposi male. 
Magari non ti fanno nemmeno dormire loro la notte perché hanno gli incubi e (guarda caso) vogliono la mamma. 
Mangi da schifo per il nervosismo e il tuo corpo ti sta mandando il conto. 
Hai dei pensieri importanti per la testa. 
Conti da far tornare. Preoccupazioni. 

Puoi avere queste e mille altre validissime ragioni per essere nervosa. 
Ma a loro non importa niente.

E tu provi anche a giustificarti con te stessa. 
Cerchi di sentirti meno Orco.
Più umana.

Ma non c’è niente da fare.

Vai lo stesso a letto con un gran amaro in bocca. 
Un senso di sconfitta. 
Un senso di “piccolezza” infinito.
Sei incapace, a quasi 40 anni, di sedare la tua pancia a favore del tuo cervello. 
Sei un “animale” privo di ragione.
Sei una mamma che ha il compito di educare 2 figli e riesci ad essere un esempio dei peggiori, in alcuni momenti.

E anche se durante il giorno ci sono stati mille abbracci e mille baci, quei 3 urli venuti male, quelle 3 parole gridate in malo modo, hanno una potenza ed un peso infinitamente maggiori dei mille abbracci e dei mille baci.

Vai a letto triste e arrabbiata.
Soprattutto delusa da te stessa.Divorata dal senso di colpa. 
Ed enormemente dispiaciuta per aver perso un’occasione per passare del tempo serena con i tuoi figli…


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