In luglio cadranno i vent’anni dell’inizio della prima guerra mondiale digitale. Una guerra che comincia con un clic e un titolo: Fluid Concepts and Creative Analogies di Douglas Hofstader. È quello il primo libro ordinato su Amazon, l’azienda che Jeff Bezos ha fondato a Seattle nel 1994. Sembrava solo una bizzarra idea — un sito dove comprare libri — e invece fu l’inizio di una rivoluzione che ha sconvolto per sempre il mercato editoriale. Anche perché, e questo si capisce subito, non si tratta semplicemente di vendere libri (a basso prezzo) ma soprattutto di raccogliere dati. È sulla base di quel patrimonio — i dati di chi si collega al sito — che Amazon poi venderà anche (e soprattutto) altro: tv, frigoriferi, droni, spazzolini da denti, pentole.
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