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Ambasciatori della sostenibilità

Creato il 16 febbraio 2012 da Pdigirolamo

Ambasciatori della sostenibilità“Gli americani so’ forti, aho!”. Chi non ricorda l’autentica adorazione per gli Stati Uniti del personaggio interpretato da Alberto Sordi nel celebre film “Un americano a Roma”?

In effetti è difficile dargli torto anche se, a volte, siamo vittime di un inferiority complex che non ha motivo di essere.

Ad esempio, è stato dato notevole risalto alla notizia che la residenza dell’ambasciatore americano a Roma, la splendida Villa Taverna, aderirà al progetto promosso l’autunno scorso dalla Lega delle ambasciate verdi, sostenuto dal dipartimento di Stato americano, per favorire il risparmio energetico in ambasciate e residenze statunitensi sul territorio europeo.

Come ha annunciato l’ambasciatore in Italia David Thorne, la residenza romana si doterà di una serie di strumenti (lampadine che ‘vivono’ 25 anni, valvole sui termosifoni che fanno risparmiare fino al 25% di energia, lavatrici che consumano 200 litri di acqua in meno a ogni lavaggio) in grado di ridurre sensibilmente il consumo energetico.

È una buona notizia, ci mancherebbe altro. Però faccio notare che, una volta tanto, l’Italia è arrivata prima. Risale infatti all’estate 2010 la prima “ambasciata verde” del nostro Paese: ed è precisamente quella di Brasilia, sul cui tetto sono stati installati centinaia di pannelli fotovoltaici che, grazie alla collaborazione di Enel Green Power, hanno reso l’edificio completamente autosufficiente dal punto di vista energetico.

Come dire: gli americani so’ forti, ma quando vogliamo anche noi non scherziamo.

[foto da filmposters.it]



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