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Amburgo: Altona e il Fischmarkt

Creato il 20 ottobre 2015 da Giovy
Visitare il Fischmarkt di Amburgo
C'è un pezzo di Danimarca (e non marcio) in quel di Amburgo... e si chiama Altona, con l'accento sulla prima A.
Altona è il distretto che confina con Sankt Pauli e, con esso, si divide una parte dei Landungsbrücke, le banchine del porto che guardano gru, benne, container e, soprattutto, l'Elba.
Oggi vi voglio portare proprio in viaggio verso Amburgo per raccontarvi questo pezzo di città, non proprio piccolissimo, probabilmente in parte poco turistico (ma in parte proprio no) e con una storia particolare, che la dice lunga proprio sulla città di Amburgo.
Che Amburgo sia una città speciale, lo si capisce già dalla sua storia, che l'ha sempre vista indipendente (non a caso una Hanse-Stadt e portofranco dal 1189 fino a tempi inimmaginabili). Successe, ad un certo punto della storia, che Amburgo divenne Danese, come parte dell'attuale regione tedesca nella quale ora si trova.
La città era, ovviamente, più piccola di quanto possiamo vedere oggi e confinava, ad inizio del 1500 con un piccolo villaggio di pescatori che prese il nome di Altona.
Il re di Danimarca diede ad Altona, di lì a poco, l'attributo di città libera e tale rimase anche nel 1864 quando venne ceduta, alla fine di una guerra un bel po' pesante per il Nord della Germania, all'Impero Prussiano. Altona cessò di essere città e, soprattutto, libera e danese quando nel 1937 venne fusa con Amburgo per opera di un atto firmato dal governo nazista.
Altona fu anche protagonista di una sorta di Bloody Sunday, avvenuto nel Luglio del 1932.
La zona ha sempre avuto una comunità ebraica molto numerosa e, quel giorno, vi fu l'ultima di una serie di dimostrazioni contro il nazismo. Come potete sicuramente immaginare, non finì bene.
La parte della città dove si trova Altona ha, già al primo sguardo, qualcosa di diverso dal resto di Amburgo. Permane quel non-so-che di presenza nordica nell'architettura delle case e nei loro colori ma Altona sembra davvero trarre la sua energia e la sua propria anima da un edificio di mattoni rossi che guarda l'Elba e che, oggi, è raggiungibile con una bella passeggiata dalla zona di Sankt Pauli o con i battelli di linea che navigano sul fiume.
Sto parlando del Fischmarkt di Amburgo, fondato appunto dai Danesi e ancora oggi anima della vita commerciale amburghese.
Ciò che più stupisce i viaggiatori che vogliono visitare il Fischmarkt di Amburgo sono gli orari: tanti vi si recano sperando di mangiare qualcosa e trovano tutto chiuso.
La spiegazione è facile da dare: il Fischmarkt non è un'attrazione turistica, sebbene sia proprio da vedere e vivere, bensì si tratta di un mercato a tutti gli effetti.
Per visitare il Fischmarkt a dovere è necessario arrivare lì all'alba o comunque intorno alle 5.30 del mattino circa.
Il mercato chiude poi, a seconda di come vanno gli affari, alle 9.30 del matino.
Ovviamente non si paga nulla per entrare ed occorre farlo in vera e propria punta di piedi, più morale che fisica, per tenere un comportamento rispettoso verso gente che si guadagna da vivere in mare.
E' bene sicuramente considerare che, a volte, i pescatori potrebbero non essere ben disposti ad avere "gente tra i piedi", passatemi la frase anche se la cordialità è sempre di casa.
La cosa più bella del Fischmarkt di Amburgo è anche, forse (dipende dai punti di vista) il suo primo difetto: il fatto di essere un luogo vero e quindi non predisposto all'arrivo in massa di gente che non fa il lavoro di pescatore.
Se la vostra sveglia non dovesse suonare, poco male.
Passate nel primo pomeriggio e respirate a pieni polmoni.
Vi resterà nel naso il forte odore delle aringhe e del pesce di quel mare così nordico, così freddo eppure così pieno di cose buone.
Anche Altona, come Sankt Pauli, la Speicherstadt e il Porto è uno di quei tasselli che contribuiscono a formare la città di Amburgo, il suo carattere e la sua bellezza.
Provate a fare un giro da quelle parti e poi ditemi se non sembra anche a voi di essere in un luogo completamente diverso dal resto della città!

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