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I protagonisti sono Lester Burnham (Kevin Spacey), Carolyn Burnham (Annette Bening) e la loro figlia Jane. Il film si snoda sulla vita di queste persone che cercano di apparire felici ma che in realtà non sono per niente felici e realizzati. In più c’è l’amica Angela, una bella ragazza bionda che fa perdere la testa a Lester: tuttavia, a ben vedere Angela e Jane non sono per nulla amiche, entrambe sfruttano la loro finta amicizia per sentirsi migliori! Inoltre vi sono i vari vicini di casa: una coppia gay e la famiglia Fitts, composta dal colonnello Frank Fitts, sua moglie Barbara e suo figlio diciottenne Ricky. Tutti personaggi fondamentali per l’evoluzione del film.Il film è molto particolare e di grande intrattenimento nonostante la frase iniziale che ci dice come andrà a finire il film. Tuttavia per come si svolge l’opera ci si dimentica subito di quello che viene detto all’inizio e si viene trasportati in quella zona periferica di Los Angeles, dove le vite dei protagonisti si incrociano quasi per caso creandosi delle nuove amicizie tanto nuove quanto forti o come nel caso di Angela e Jane, finte.
Tutti i personaggi principali interpretano una maschera ed è difatti un film costruito sui dualismi, sulle contrapposizioni o sulle apparenti contrapposizioni. Un film scorrevole fino al colpo di scena finale passando attraverso il succo del film: ovvero è meglio essere o apparire?A voi la scelta! Io la mia l’ho fatta da sempre…..Quello che mi piace in particolare di questo film è come viene miscelato in modo geniale il pathos allo humour, descrivendo così un ritratto sia ironico ma soprattutto inquietante della società americana. Ed è proprio questo humour, magari amaro, che mi fa piacere assai questo film, al contrario del recente Revolutionary Road che obiettivamente è un bel film ma a me non aggrada più di tanto.
Tornando ad American Beauty, tutti gli attori sono bravissimi, con un Kevin Spacey in forma, senza dimenticare la brava Bening e tutti gli altri. Stranamente, a parte Spacey, gli altri attori non hanno avuto un resto di carriera esaltante (mi riferisco in particolare agli attori giovani), nonostante la loro interpretazione sia stata notevole.
Come ho detto all’inizio, a rendere questo film superbo in alcuni punti vi è una colonna sonora da paura scritta da Thomas Newman con musiche basate su bellissimi sintetizzatori e musiche anche rumoriste (quindi Thomas Newman conosce sicuramente Edgar Varese) alternate a pezzi storici come “American Woman” dei Guess Who.In conclusione il film mi è piaciuto, lo consiglio a chi piace il genere di film nato da contaminazioni tra commedia e drammatico. Poi ovviamente ribadisco che quello che ho detto su Revolutionary Road riguarda i miei gusti personali, onde evitare stupidi commenti! Ah, quasi dimenticavo: il film d'esordio di Sam Mendes ha ricevuto cinque premi Oscar. Direi niente male!
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