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American horror story asylum (2012)

Creato il 13 dicembre 2012 da Sonjli
American horror story asylum (2012) American horror story (AHS d'ora in poi) è una serie televisiva statunitense di genere horror, in onda sul canale FX dal 2011 e comprende attualmente due stagioni da 12 episodi l'una e da 13 l'altra. La prima stagione è incentrata sul cliché della casa stregata, mentre la seconda si occupa di raccontare le vicissitudini di un ospedale psichiatrico della metà degli anni '60, il Briarcliff, tanto che il sottotitolo dell'opera cambia in “American horror story asylum”. La prima particolarità che salta all'occhio è che, diversamente da altre produzioni, le due serie sono quasi completamente slegate una dall'altra dal punto di vista narrativo. In comune si ritrovano ad avere lo stesso comparto tecnico e più o meno lo stesso cast. La grossa novità che sta alla base di questa serie è che finalmente ritorna l'Horror sul piccolo schermo. Una critica a questa affermazione potrebbe essere che sono attualmente in programmazione in USA “666 park avenue” e “The walking dead”; ma ci si dovrebbe fare un piccolo esame di coscienza se si considerano queste due opere appartenenti al nostro caro non genere... Se da un lato la sceneggiatura è molto povera, dall'altro ci si può godere una regia magistrale e una carrellata di personaggi cult da far girare la testa. Proprio nei personaggi e negli attori sta la forza di questo piccolo capolavoro capitanato da un duo di malati composto da Ryan Murphy e Brad Falchuck. Questo duetto lo conoscete molto bene se avete seguito Nip\Tuck o Glee. In sostanza sono i nuovi Re Mida della TV americana.
Con Nip\Tuck i due creatori si sono concentrati sulle vicende di due chirurghi estetici molto ambigui e hanno fatto capire da subito lo stile che avrebbero seguito nelle loro opere. Glee è rappresentativo del modo in cui i due scrittori\produttori intendono un serial televisivo. In sostanza si nota da subito l'impronta molto commerciale e votata al pubblico più vasto in contrapposizione alle serie più di nicchia dello stesso periodo storico, quali Lost o Buffy. Con AHS la storia non cambia. La vicenda della casa stregata rimane ancorata a stereotipi piuttosto consunti e ritriti e seppur con un cast fenomenale, viene messo come uno dei protagonisti principali un attore alquanto insignificante e odioso che si chiama Dylan Mcdermott. Mcdermott interpreta il padre infedele, Ben Harmon. I primi episodi di AHS sono piuttosto fiacchi ma la serie comincia a prendere piede dopo il quinto\sesto episodio in cui i due autori cominciano a tirare fuori gli attributi ed impostare la storia sull'ambiguità sessuale e virando sulla ghost story e il teen-horror. Appariranno sulla scena due personaggi indimenticabili quali la governante Moira, che è una anziana signora per tutti, interpretata splendidamente da Frances Conroy, e una splendida sexy cameriera, interpretata dalla bellissima Alexandra Breckenridge, quando la vede Ben. Oppure la favolosa Jessica Lange, che vincerà un Golden Globe per la sua interpretazione fuori dai canoni. Quello che si nota soprattutto è il continuo trattenersi dall'osare qualcosa di più che non sia la facile apparizione o il mostrare qualche cadavere. La serie per l'appassionato di horror è molto bella ma non decolla del tutto. Ci sono parecchi problemi riguardanti il perturbante. I momenti veramente terrificanti vengono spesso tagliati e si rimane un po' con l'amaro in bocca. Sembra quasi che si voglia mostrare una serie horror senza mostrare l'orrore. Un po' quello che succede con la soap opera zombesca The walking dead. Solo che le potenzialità di AHS ci sono tutte e basterebbe sfruttarle a dovere. Suggerimento che Murphy e Falchuck raccolgono e piene mani. I due padri di AHS decidono di chiudere la prima serie con un finale piuttosto deludente che però rimane perfettamente coerente con le scelte stilistiche dell'intera opera. E adesso? Adesso c'è da fare una scelta. La prima serie ha avuto buoni ascolti per essere andata in onda in seconda serata su un canale secondario, quale FX, quindi viene rinnovato l'investimento per una seconda serie. Proprio in questo momento di capisce come quel trattenersi, in AHS, fosse dovuto alla paura di osare troppo e quindi perdere la possibilità di scrivere qualcosa di diverso da quella macchina da soldi che è Glee. Allora i due malati si reinventano completamente la prima stagione e creano una sceneggiatura completamente nuova che ricicla, per modo di dire, gli attori che hanno conquistato maggiormente il pubblico dandone nuovi ruoli e una nuova storia. E qui comincia il bello. La seconda stagione di AHS (che chiameremo d'ora in poi AHSA) parte in quarta. Braccia mozzate, sangue, alieni, violenza fisica e psicologica, nazisti, suore con la sottana sexy, il Diavolo, mostri a la “Wrong turn”, serial killer mascherati e chi più ne ha, più ne metta. AHS si trasforma in AHSA in maniera quasi viscerale e tutto quello che mancava o era troncato nella prima serie viene reinventato nella seconda con il plus di una scrittura vivace e divertente che rende la visione qualcosa di assolutamente esaltante. Anche in AHSA non mancano i cliché ma vengono rielaborati con maniera, direi quasi un'opera Tarantiniana, e l'amalgama che ne esce è davvero sorprendente e originale. Pur rimanendo in ambito televisivo, e quindi con i limiti che il mezzo impone, AHSA porta sullo schermo un horror gotico popolato da creature bizzarre e spiazzanti. I dialoghi sono ben curati e i personaggi sono caratterizzati talmente bene che risulta difficile non cominciare a tifare per uno o per l'altro, buono o cattivo che sia. C'è da sottolineare che ci sono alcune scene cult di rara bellezza tra cui spicca in maniera sconvolgente lo scambio di battute, in una camera del Briarcliff, tra la Morte e il Demonio in persona. Fotografia meravigliosa e scenografie curate nel minimo dettaglio. Regia impeccabile. Attori in parte come non se ne vedeva da molto. Jessica Lange ricopre qui un ruolo ancora più importante di quello che interpretava nella prima serie e non posso fare altro che constatare la professionalità di un'attrice da cui altre colleghe più giovani, dovrebbe prendere lezioni. La sua suor Jude è un personaggio talmente ambiguo che risulta difficile dare un giudizio sulla sua condotta. Altra figura esteticamente sorprendente è la Morte, interpretata dalla ex governante, la Conroy. L'apertura alare corvina, in fase di recupero anime, è molto spettacolare. Da non perdere di vista suor Mary Eunice, che rappresenta lo scontro tra l'ingenuità assoluta e il male assoluto e che Lily Rabe interpreta magistralmente. Nel cast c'è anche Adam Levine per i fan dei Maroon five. Non mancano citazioni più o meno marcate a opere horror di tutti i tempi (da Frankenstein ad Arancia meccanica) che però non stancano e per l'appassionato rendono la visione piuttosto ludica. Ci sono punti dolenti? Diciamo che cadono velocemente nel dimeticatoio ma se proprio ne dobbiamo trovare qualcuno direi che la marcatura profonda degli episodi e l'inserimento seriale di nuove figure extra, rende la vicenda un po' troppo gonfia e a volte si ha la netta sensazione di voler strafare. Ma glielo possiamo permettere, va! Anche in questa seconda stagione i due malati non potevano risparmiarsi l'inserimento di un attore inutile, e allora chi ti mettono a fare la parte del monsignore? Joseph Fiennes. Ma ci rendiamo conto!? Nota d'onore al sottotesto sociale legato ai maltrattamenti e agli abusi che venivano perpetrati a danno dei pazienti nei centri di cura mentale degli anni d'oro. La critica si fa piuttosto violenta quando viene attaccata la moderna psichiatria in un modo che definire diretto è alquanto sminuente, ma non posso dirvi di più o cadrei nel bieco spoiler. Per chiudere utilizzo qualcosa che vi verrà presentato all'inizio di ogni episodio: la sigla. La siglia delle due serie è qualcosa di favoloso. E' davvero difficile staccare gli occhi dalle immagini disturbanti che appaiono, dolcemente trasportate da una musica assolutamente terrificante. Il compositore, Kyle Cooper, è anche il creatore della splendida sigla del capolavoro “Se7en”. Inutile dilungarsi troppo in altre discussioni, e ce ne sarebbero. Insomma, AHSA è sicuramente la prima serie TV ad entrare di diritto nel mio calderone dei “Cazzoni doc”. Guardate senza indugio la seconda stagione di American horror story asylum e non ve ne pentirete.

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